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Approvato il Piano di sviluppo regionale: 500 milioni di euro
15 gennaio 2004

BARI – 15.1.2004 E' di qualche giorno fa la notizia dell'avvenuta approvazione del Piano regionale di sviluppo 2004-2007. Un disegno che tiene conto della riforma del titolo V della Costituzione e della riforma Bassanini sugli enti locali. Dopo venti anni dall'approvazione del precedente Piano, il lungo progetto (circa 600 pagine) è stato approvato dalla Giunta della Regione Puglia, cui verranno ora destinati circa 500 milioni di euro (mille miliardi di vecchie lire). Si tratta di un'attenta e ricca analisi della situazione oggi esistente nella nostra Regione e delle strategie da adottare per il futuro. Complesso, ma completo nella sua organicità il Piano è stato elaborate dall'Istituto “Guglielmo Tagliacarne” di Roma (Istituto per la Promozione della Cultura Economica), e diviso in quattro parti: l'analisi sull'attuale contesto sociale ambientale ed economico, le strategie e gli obiettivi di indirizzo, gli strumenti finanziari e di attuazione, la bibliografia da cui sono state tratte le informazioni. Le strade maestre su cui muoversi sono: qualità della vita, sviluppo sostenibile, competitività e governance. Interventi mirati, dunque, che varano gli strumenti fondamentali della nostra programmazione regionale, utilizzando le risorse comunitarie, nazionali e regionali in modo coordinato. Sono, questi, tutti segnali positivi di un buon governo regionale che può oggi vantare un Prs di grande successo. Gli obiettivi del Piano verranno attuati attraverso la Programmazione comunitaria, negoziata e integrata, e il Dap (Documento Annuale di Programmazione). Più precisamente, le risorse arriveranno in parte dall'avanzo di amministrazione e in parte dalla “premialità” , ossia dai fondi aggiuntivi ottenuti per aver speso adeguatamente gli altri fondi europei assegnati in precedenza. Nelle prossime settimane il Prs verrà sottoposto all'attenzione delle parti sociali e le organizzazioni di categoria, in un apposito “tavolo di concertazione”; per poi attendere che sia riportato all'esecutivo regionale, e di lì al Consiglio. Ai confini della Puglia si trova un mercato commerciale e infrastrutturale su cui occorre puntare, giorno dopo giorno: quale il Mediterraneo e i Balcani. Quel che se ne ricava, è che nel futuro prossimo del nostro sviluppo regionale un ruolo fondamentale sarà sempre più occupato dai privati: bisognerà creare opportunità perché le imprese pugliesi possano essere messe nelle condizioni per poter affrontare e vincere una nuova sfida. “Dal sociale al mondo della scuola”, afferma il presidente Fitto (nella foto). “E' importante in questo passaggio un coinvolgimento e una sintesi tanto del ruolo dei privati quanto del ruolo pubblico”. Lucrezia Pagano
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