Appello a Quindici: cerchiamo di dare una svolta alla città. Il dramma di due incendi
Una lettrice racconta due episodi di cronaca
MOLFETTA - Attraverso il nostro quotidiano on line i cittadini rivolgono appelli per episodi di cronaca di cui sono stati protagonisti e chiedono che l'amministrazione comunale e le autorità preposte al controllo del territorio siano più attive per evitare che la situazione possa degenerare. Quindici, come è dovere di un giornale, si è assunto questo ruolo di “difensore civico” e ha deciso di ospitare queste segnalazioni, con l'impegno di approfondire i temi della cronaca anche attraverso la rivista che è in edicola il 15 di ogni mese. E su alcuni di questi temi stiamo lavorando per il prossimo numero in cui potrete trovare inchieste sulla situazione del lungomare, della sporcizia in città e sulle spiagge e sulla situazione della villa comunale, dove spesso non vengono rispettati gli orari di chiusura che avviene in modo anticipato, quasi cacciando i cittadini che sono ancora all'interno.
Su tutte queste situazioni chiederemo risposte ai nostri amministratori, che hanno il dovere di dare conto ai cittadini del loro operato e non gestire la cosa pubblica a proprio piacimento.
Ecco la lettera della signora Annamaria Farinola:
Preg.ma redazione di Quindici, avendo riscontrato il Vs. serio ed attivo interesse alla vita pubblica molfettese, rivolgo un appello a voi, affinchè riusciamo tutti insieme finalmente a dare una svolta a questa città, nella quale viverci è diventato impossibile!
Giorno 25 giugno, mentre mi recavo al lavoro verso le ore 15 percorrendo contrada Mino, ho visto alzarsi una nube di fuoco. La complanare alla SS.16BIS era in fiamme a destra e sinistra. Impossibile percorrerla col rischio di saltare in aria! Ho chiesto a un abitante delle ville circostanti se avesse chiamato i vigili del fuoco e mi ha risposto che era un'ora che non si era fatto vivo nessuno, neanche i vigili urbani per impedire agli ignari passanti di percorrere quella strada. Naturalmente, per paura di morire tra le fiamme, ho indietreggiato.
Stamattina mi sono svegliata verso le ore 06.10. Odo dalla strada il rumore della sterpaia che inizia a prendere fuoco. Mi precipito fuori a guardare: stava cominciando ad andare tutto in fiamme!!!
Sto parlando delle terre abbandonate di via Berlinguer (per intenderci nei pressi del semaforo di via Bitonto) diventate gabinetto pubblico dei cani residenti, reparto di ostetricia per gatte (chissà quanti cuccioli saranno morti nel rogo), discarica abusiva per alcuni residenti incivili della zona.
In meno di cinque minuti il fuoco si è propagato in tutti e due i campi abbandonati, naturalmente a ridosso delle palazzine.
Il panico era alle stelle, tanto che non ricordavo più neanche il numero di telefono dei vigili del fuoco!
Le macchine dei residenti erano lì parcheggiate, pronte a prendere fuoco, insieme ai salici piangenti della nostra area di parcheggio.
Dopo mezz'ora arrivano finalmente i pompieri.
Anche stavolta il Comune l'ha scampata bella!! Perchè il Comune? Perchè quel territorio, che pensavo fosse di proprietà del costruttore Amato, in realtà è del Comune.
La cosa l'ho appresa da un contadino, mandato frettolosamente ad arare il campo che non è andato distrutto (cioè alle 07.05 sono andati via i pompieri e alle 07.06 è arrivato il trattore).
Morale della favola: anche stavolta per poco non ci scappavano i morti.
E' impossibile descrivere a parole quello che si prova in quelle circostanze: e se si fossero incendiate le macchine? Che fine avremmo fatto se non avessi prontamente dato l'allarme?
Mi sto rassegnando e in me si sta delineando l'idea di andare a vivere altrove, perchè qui nessuno si cura del benessere dei cittadini.
Delusa e affranta, porgo i miei migliori saluti.
Annamaria Farinola
Fin qui la lettera, attendiamo risposte, che non avremo, come sempre, dall'amministrazione comunale, che preferisce il silenzio ad imbarazzanti giustificazioni. Noi, malgrado ciò, continueremo a fare il nostro lavoro di cronisti al servizio di Molfetta, dando voce ai cittadini.