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Antonio Azzollini traccia il bilancio dei suoi primi cento giorni al governo della città
Porto, sicurezza e Multiservizi al centro del comizio del sindaco
30 ottobre 2006
MOLFETTA - Quello del bilancio dei primi cento giorni di amministrazione è, come noto, un rito antico, cui nessun sindaco di nuova nomina riesce a sottrarsi. Non fa certo eccezione il sen.
Antonio Azzollini
(nella foto durante il suo intervento) che, divenuto primo cittadino lo scorso 12 giugno, ha presentato ieri mattina alla città, nel corso di un comizio pubblico tenutosi all'Odeon, il resoconto dei suoi primi mesi di governo. Un bilancio certamente positivo, a suo dire, specie se analizzato alla luce della difficilissima situazione dei conti pubblici che si è trovato ad affrontare, eredità della precedente amministrazione (sempre di centrodestra) guidata da
Tommaso Minervini
e della gestione commissariale. “Il nostro obiettivo – ha esordito il sen. Azzollini – è sempre quello di rendere Molfetta la città più bella e produttiva dell'Italia meridionale, così come promesso in campagna elettorale, e in questi primi mesi abbiamo già dimostrato a tutti che facciamo esattamente quello che diciamo”. Un governo del fare, dunque, quello guidato dal senatore di
Forza Italia
che ha mosso i suoi primi passi e conseguito i primi risultati. Ma il primo obiettivo centrato dall'amministrazione e menzionato da Azzollini non è un provvedimento o un'opera pubblica, ma – come dice lui - uno stile: “Abbiamo riportato in questa città una cultura istituzionale ed un rispetto per le istituzioni che sembravano dimenticati. La nostra classe dirigente si sta caratterizzando per l'alto senso delle istituzioni che dimostra in ogni circostanza, in Consiglio Comunale così come in Giunta. Non posso certo dire la stessa cosa per l'opposizione che sta ponendo in essere alcuni comportamenti non certo improntati alla correttezza istituzionale e per questo invito i signori del centrosinistra a smetterla con la campagna elettorale ed a rendersi conto, una volta per tutte, che a Molfetta il clima è cambiato”. “La maggioranza consiliare e la giunta – ha proseguito il sindaco – lavorano oggi come un team, in piena sinergia e questo crea le condizioni per ottenere straordinari risultati sul piano amministrativo”. A dimostrazione di questo, Azzollini ha portato il caso del finanziamento per i Piani di Riqualificazione delle Periferie per cui, “in un rapporto di stretta collaborazione tra assessorato all'urbanistica ed ai servizi sociali”, il Comune di Molfetta ha presentato un progetto per il recupero del quartiere Madonna dei Martiri che si candida autorevolmente ad ottenere un finanziamento dalla Regione di circa 4 milioni di euro, con buone possibilità di spuntarla. Così come l'istituzione a Molfetta di un corso di laurea triennale per la formazione degli infermieri: “Una iniziativa straordinaria – l'ha definita il sindaco – che consentirà di formare nella nostra città figure professionali così ricercate”. E qui non è mancata una dura polemica del primo cittadino nei confronti, da un lato, dei dirigenti scolastici di molti istituti molfettesi che non hanno messo a disposizione delle aule per consentire l'avvio di questo corso di studi (“voglio ringraziare pubblicamente – ha detto Azzollini – l'unica persona che ha dimostrato disponibilità ed impegno disinteressato nei confronti della città, il preside
Luigi Palombella
”) e, dall'altro, nei confronti dell'assessore provinciale
Antonello Zaza
che non avrebbe favorito la risoluzione del problema, negando la disponibilità di alcune aule dell'Apicella: “E' questo – ha attaccato il sindaco – un tipico esempio di mancata collaborazione tra istituzioni che nuoce gravemente alla città”.
Ma tra i risultati amministrativi conseguiti, il primo cittadino ha parlato anche della istituzione di un plesso di polizia municipale nel centro storico: “Una piccola cosa, dicono i miei detrattori. Ma intanto noi l'abbiamo fatta mentre in passato nessuno ci aveva mai pensato. Noi rispondiamo così, con i fatti e con una maggiore presenza sul territorio a quella che chiamano emergenza sicurezza in città”. Altro “fiore all'occhiello” di questi primi cento giorni è la soluzione del problema
Multiservizi
: “Lì c'era – ha sostenuto Azzollini – una gara di appalto aperta un anno e mezzo fa e mai conclusa. Una assurdità perché le gare o non si fanno o, se si fanno, si concludono e non si lasciano certo appese per così tanto tempo. Noi in pochi mesi abbiamo sbloccato questa situazione e, non esercitando il diritto di prelazione del Comune, abbiamo consentito che nella
Multiservizi
entri un socio privato di sicuro affidamento, la ditta Camassa, che, con un notevolissimo investimento che porterà nuova linfa alle casse dell'azienda, consentirà un rilancio della stessa. Ora metteremo subito mano al nuovo piano industriale ed all'individuazione del nuovo organigramma, al fine di rendere la Multiservizi competitiva ed efficiente”. Ma un problema Azzollini non è riuscito a risolvere in questo periodo, la vicenda legata ai Lavoratori Socialmente Utili ed ai Collaboratori precari che lavorano nel Comune: “Noi ereditiamo – ha sostenuto il primo cittadino – una situazione gravissima che stiamo cercando di risolvere nel migliore dei modi, ma, a fronte della certezza di un posto di lavoro che cercheremo di garantire a questi lavoratori, chiediamo loro maggiore disponibilità e flessibilità”. E l'argomento Lsu ha consentito al primo cittadino di introdurre un tema molto delicato e cioè le ristrettezze del bilancio comunale: “L'anno scorso il commissario prefettizio ha chiuso il bilancio certificando la violazione del patto di stabilità, creandoci così enormi difficoltà, specie con riferimento alla spesa corrente che stiamo tenendo sotto controllo, non potendoci permettere nessuna spesa che non sia strettamente necessaria. Ora abbiamo bisogno di risanare i conti del Comune perché solo un bilancio sano è la migliore garanzia per un futuro roseo, ed è quello che stiamo facendo”. Tra gli altri risultati conseguiti, citati dal sindaco, quelli in materia di Urbanistica (“abbiamo sbloccato questo settore, con la nomina del nuovo dirigente anche se resta ancora da risolvere la questione delle opere di urbanizzazione nei nuovi quartieri che stanno nascendo”), di Sport (“abbiamo fatto un investimento di 200.000 euro per la recinzione dello stadio Paolo Poli in modo da mettere la locale squadra di calcio nelle migliori condizioni per affrontare il suo campionato”) e di attività produttive, con gli investimenti per limitare i disagi per gli operatori del mercato ortofrutticolo. Ma la “chicca” il senatore Azzollini se la riserva in chiusura, annunciando pubblicamente alla città che è stato pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea
il bando di gara per l'affidamento dei lavori per la realizzazione del nuovo porto della città: “Un'opera – ha dichiarato con orgoglio il sindaco – straordinaria, del valore di circa 70 milioni di euro, che cambierà la storia di questa città, è pronta per essere realizzata. Ormai tutto il lavoro amministrativo è terminato e presto inizieranno i lavori. Il prossimo 7 dicembre scadrà il termine per la presentazione delle offerte e l'11 dicembre, in una grande iniziativa pubblica, cui è invitata tutta la città, ci sarà l'apertura delle buste. Abbiamo voluto, per questa gara di appalto, osservare i più rigorosi criteri di trasparenza e correttezze in modo da non creare equivoci o dubbi di alcun tipo. Vincerà la gara di appalto l'azienda che si impegnerà a compiere i lavori al prezzo più basso e già stanno pervenendo offerte da parte delle più grandi ed importati aziende specializzate d'Europa”. Ma il sen. Azzollini non ha rinunciato ad una polemica politica, sebbene in punta di fioretto: “Ci sono – ha detto – rappresentanti di questa città in altre istituzioni (assessori e consiglieri) che continuano a remare contro e che stanno ancora tentando di ostacolare in tutti i modi, con comportamenti ostruzionistici, la realizzazione del nuovo porto di Molfetta. Su questo voglio essere molto chiaro: non ci fermeremo dinnanzi a nessuno. Porteremo a termine questa opera straordinaria”. Ed allora l'appuntamento è per il prossimo 11 dicembre quando, con le buste che contengono le offerte per la realizzazione dei lavori, si aprirà, innegabilmente, anche una nuova era per la nostra città. Nella speranza che possa essere migliore.
Autore:
Giulio Calvani
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Stiamo Frecati
31 Ottobre 2006 alle ore 00:00:00
Ma scherzate?!? Non permettetevi di criticare Sua Santità il Sindaco-Senatore, presto papa. Le magnifiche sorti e progressive del porto, non possono essere fermate. Un'opera pubblica che, da sola, risolverà ogni problema della città! Opere di urbanizzazione alla nuova 167? Che ve ne fate? Tanto potete arrivarci in nave, attraccando nel magnificente porto, che recherà, al suo ingresso, una effige del Senatore. Il crimine si fa sentire? Niente paura! Con il nuovo porto ci sarà 1.000.000 di nuovi posti di lavoro ed a Molfetta nessuno più delinquerà. Abbiate pazienza e... viva viva il porto di Molfetta!
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Corrado D
30 Ottobre 2006 alle ore 00:00:00
200.000 euro di recinzione ? Dello stadio o della Citta'? Scommettiamo che a fine lavori raddoppiano i costi?
Rispondi
Governo Didomenica
30 Ottobre 2006 alle ore 00:00:00
Dalla descrizione che ha fatto il sindaco confonde Molfetta con quella in cui si trova abitualmente. L'amministrazione é assente, le attività elencate sono risibili e non c'entrano nulla con lo sbando in cui si trova la città. Dare la colpa al governo precedente per lo stato del bilancio equivale a darsi la zappa sui piedi percHé l'attuale sindaco era assessore al bilancio. Il porto sarà costruito grazie ad una legge, quella sugli appalti, tra le peggiori del governo Berlusconi, che favorisce i subappalti e deresponsabilizza l'impresa vincitrice, con grande pericolo per i lavoratori che saranno impegnati.
Rispondi
TONIO MOLFETTA
30 Ottobre 2006 alle ore 00:00:00
VORREI RISPONDERE AL MESSAGGIO DI CORRADO D.CARO CORRADO LASCIA CHE IL SINDACO DICA E FACCIA QUEL CHE VOGLIA.TANTO PRENDE IN GIRO SOLO LUI STESSO.ORMAI NE ABBIAMO PIENE LE SCATOLE.SE PER UNA RECINZIONE SERVONO 200.000,E ALLORA PER IL FANTOMATICO NUOVO STADIO "NEN'ZA CAPISC QUEND TRRAIS SERVN".SEMPLICEMENTE RIDICOLI.
Rispondi
cittadina esasperata
30 Ottobre 2006 alle ore 00:00:00
In questi 100 giorni ha solo covato uova il nostro sindaco!La città è trascurata da tutti i punti di vista,ad esempio la domenica sera il corso Umberto si trasforma in un cimitero, le luci che non illuminano niente infatti tutte le traverse del Corso sono spente, durante la settimana non sembra perchè ci sono i negozi,ma la domenica è DEPRIMENTE, la sporcizia, la criminalità insomma uno schifo!Per non parlare delle iniziative MAI prese per l'estate ormai trascorsa, la villa comunale unico luogo dove i bambini possomo giocare tranquilli e gli anziani possono fare le loro passeggiate è ancora chiusa e chissà per quanto tempo ancora ci vorrà per riaprirla...Questa città sta morendo giorno dopo giorno e il Sindaco non ha ancora capito che non può dedicare solo il week-end perchè questa è una città in piena EMERGENZA!!!
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Senator ANTONIVS
30 Ottobre 2006 alle ore 00:00:00
Con la trilogia de "Il Signore degli Anelli" pensavo di aver visto tutto ciò che la fantasia umana potesse immaginare, invece queste dichiarazioni vanno ancora oltre. Ma perchè il Sindaco non ha organizzato il comizio al Cinestar?
Rispondi
corrado binetti
30 Ottobre 2006 alle ore 00:00:00
Mai vista o letta tanta ipocrisia e assoluta falsità come quelle che vengono fuori dall'analisi della situazione fatta dal nuovo sindaco. Niente è positivo in questa città. Discariche a cielo aperto dappertutto e non solo in periferia ma anche in zone, ormai limitrofe al centro cittadino - delinquenza dilagante - socialità latitante - viabilità insostenibile - cura dell'estetica cittadina ai minimi storici - verde pubblico inesistente - iniziative culturali assenti - quando l'amministrazione comunale ci libererà delle zanzare tigre che infestano la citta insieme ai ratti con una buona opera di bonifica e disinfestazione che non si vedono da mesi? Sindaco Azzollini basta coi i proclami e le promesse, passi finalmente ai fatti e metta al lovoro la sua corte dei miracoli.
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