Recupero Password
Aneb Molfetta: informazione digitale, benefici e svantaggi. Felice de Sanctis: tecnofobia e giornali online, cosa cambia
21 ottobre 2012

MOLFETTA - Qual è il rapporto dell’uomo con la tecnologia? Quanto è affidabile l’informazione digitale? Due temi cruciali per comprendere l’evoluzione tecnologica dell’informazione, discussi all’Aneb (Associazione Nazionale Educatori Benemeriti) di Molfetta dal dott. Felice de Sanctis (nella foto con la presidente dell'Aneb Molfetta), direttore della rivista Quindici e giornalista economico della Gazzetta del Mezzogiorno.
Nella società post-contemporanea il cittadino è ormai immerso nella tecnologia digitale, conosce i dispositivi tecnologici e la telefonia mobile: molte sono le ricerche eseguite sul rapporto uomo-tecnologia-informazione, come quella della Bath University, secondo cui la tecnologia digitale è particolarmente apprezzata dalle donne che vivono in Paesi dove vige la dittatura, in quanto considerata strumento di emancipazione. Allo stesso tempo, nella società attuale non mancano i cosiddetti «tecnofobi» o «analfabeti tecnologici» (ad esempio, 4 italiani su 10 non possiedono alcun dispositivo tecnologico), ovvero coloro che rifiutano la tecnologia, ne hanno timore e hanno difficoltà ad usare persino il computer per ragione antropologiche, culturali e anche scolastiche. Basti pensare agli Amish, popolazione degli USA che non utilizza la tecnologia perché considerata fonte di perdizione. 
Molti sono i vantaggi dell’informazione digitale: per esempio, l’accesso diretto a qualsiasi tipo d’informazione e la possibilità di ricevere l’informazione in tempo reale. Ma bisogna precisare che la quantità dell’informazione non ne garantisce la qualità e la verità: l’inflazione dell’informazione non ci permette di capire dov’è la verità. Per cui bisogna saper discernere l’informazione attendibile da quella non attendibile, perché la notizia on-line non è controllabile. È questo uno degli svantaggi, secondo il dott. de Sanctis, cui si aggiunge il crescente precariato della categoria dei giornalisti (i siti web stanno corrodendo il numero di copie cartacee vendute) e il continuo e inesorabile logoramento del ruolo di mediatore per il giornalista rispetto al passato. La diffusione dell’informazione è indubbiamente un fatto positivo a patto di non sacrificare la qualità, come avviene con molti siti web e in genere con l’informazione locale, soprattutto quando prevale l’improvvisazione e la scarsa professionalità.
Insomma, la tecnologia e la digitalizzazione possono determinare benefici nel futuro, perché le possibilità che ha internet di sviluppare la cultura sono tantissime: ma anche in questo caso è importante capire le modalità con cui le tecnologie saranno utilizzate. Tra l’altro, per quanto ci possa arricchire, la tecnologia è in continua evoluzione e, come ha precisato la presidente dell’Aneb, la prof.ssa Annetta La Candia Minervini, «il contatto umano è, nonostante tutto, insostituibile e insostituito».
 
© Riproduzione riservata
 
 
Autore: Isabella Cipriani
Nominativo
Email
Messaggio
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet