Andria, arrestati dai carabinieri 4 extracomunitari: "arrostivano" il rame rubato per rivenderlo
BARLETTA - Sono stati sorpresi mentre stavano bruciando un grosso quantitativo di cavi elettrici (circa 3 quintali), sciogliendone la plastica e recuperando la parte interna in rame per venderla sul mercato nero. Il rudimentale artifizio è stato escogitato da tre marocchini ed un algerino, tutti irregolari sul territorio nazionale, arrestati dai carabinieri della Compagnia di Andria, nel corso di un servizio finalizzato a contrastare il fenomeno dei furti in genere. Dovranno difendersi dall'accusa di ricettazione i marocchini Mohamad Dalil, 24enne, Iariba Khalil e Kamal Nahi 26enni e l'algerino Ajit Assan, 26enne.
I carabinieri, attirati da una colonna di fumo intenso proveniente dall'interno di un casolare in una zona di campagna, si sono avvicinati ed hanno sorpreso i quattro extracomunitari davanti ad un falò, sopra il quale stavano bruciando i cavi elettrici, aiutandosi con dei bastoni come se stessero mescolando degli spaghetti. Dalle immediate indagini è emerso che i cavi sono stati trafugati la notte precedente da un deposito sito lungo la ex strada statale 98, di proprietà di un privato.
Nel corso dell'intervento sono stati rinvenuti anche tre ciclomotori “Piaggio” di provenienza illecita, con i numeri di telaio abrasi.
L'intera refurtiva, ammontante a circa 11 mila euro, è stata recuperata e sarà restituita agli aventi diritto. Sono in corso, inoltre, ulteriori accertamenti per individuare i proprietari dei ciclomotori.
Gli arrestati sono stati trasferiti nel carcere di Trani a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.