Ancora sul concorso sull'assunzione dei vigili urbani
Caro direttore,
sono una assidua lettrice del mensile "Quindici giorni", e devo comunicarle che l'articolo pubblicato sul giornale, relativamente alle polemiche sul corso-concorso per l'assunzione dei vigili urbani, mi ha lasciata tutt'altro che indifferente.
In qualità di corsista - non vincitrice ma idonea - mi permetto di dirle che prima di pubblicare un simile articolo, al fine di fornire al lettore una notizia pura e cristallina e non inquinata da commenti ed opinioni che si rivelano, tuttavia, incoerenti con la realtà, sarebbe stato più corretto da parte sua ascoltare cosa aveva da dire al proposito l'altra corrente, ovvero quella non vincitrice, e della quale io me ne sento portavoce.
1) Nell'articolo si parla di gestione trasparente del Formez, operante attraverso il progetto Ripam; ma io non credo alla trasparenza … (omissis);
2) Ma come si può avere il coraggio di denunciare il fenomeno della "...strana e sfacciata sicurezza di alcuni corsisti...", se a dimostrarsi strani e sicuri di se stessi sono stati proprio loro: i vincitori. E' un grandissimo, sfacciato e spudorato autogol.
Sembra stano che a Pozzuoli, quindi a Roma, la mancanza di trasparenza non li avesse turbati più di tanto, mentre adesso la posizione assunta dall'amministrazione comunale li turbi molto, e da ragazzi esemplari si preoccupano di denunciare il fenomeno: "la trasparenza ha perso ancora una volta".
Il problema è che non si può parlare di trasparenza solo quando ci fa comodo, è necessario essere coerenti con sé stessi, quindi farlo sempre;
3) La mancata assunzione? Sicuramente si è verificata, perché il Comune di Molfetta ha necessità di inserire nel proprio organico persone preparate professionalmente… (omissis).
Lettera firmata
Anche su questo problema ci siamo soffermati più volte, ma senza risposte sufficienti da parte degli amministratori comunali. Su “Quindici on line”, il nostro quotidiano in internet (www.quindici-molfetta.it) ci sono diversi interventi di lettori e visitatori su questo “benedetto” concorso. Pubblichiamo la sua lettera, scusandoci per non averlo fatto prima per ragioni di spazio e di opportunità (non tutti i contenuti sono pubblicabili). Siamo d'accordo con lei sul fatto che sarebbe stato opportuno ascoltare anche i “non vincitori”, ma ci è stato impossibile farlo, erano noti solo i nomi dei vincitori e nessuno (e lei fra questi, che ci chiede l'anonimato, che rispettiamo) avrebbe scelto di parlare. Inoltre è stato fatto di tutto per mantenere nel silenzio l'intera vicenda, che resta tuttora misteriosa. Omettiamo la parte che riguarda presunte raccomandazioni, perché lei non fornisce adeguate prove e vogliamo evitarle problemi giudiziari. Le affermazioni contenute nella lettera le consideriamo come sue opinioni personali, sulle quali non possiamo e non vogliamo esprimere valutazioni, non conoscendo direttamente i fatti (non conosciamo nemmeno i concorrenti). Se ha rilievi da muovere sulla trasparenza del concorso può rivolgersi alla magistratura o quantomeno scegliere la strada della denuncia diretta sottoscrivendola con la sua firma, in tutta “trasparenza”. In quanto al fatto che il Comune avrebbe rinunciato alle assunzioni per “inserire nel proprio organico persone preparate professionalmente”, riteniamo che non ci sarebbe stata migliore occasione di questa con candidati che hanno frequentato un corso di preparazione ad hoc con un ente qualificato (malgrado ciò che lei possa pensare), che conosciamo bene per la nostra esperienza professionale, come il Formez.