Anche il Comune di Molfetta al Festival Aritmia Mediterranea
Con un progetto di prevenzione delle dipendenze patologiche. In distribuzione l'opuscolo “Fatti furbo, non farti Male”. All'interno del “villaggio” Arci sarà presente un punto informativo dell'assessorato ai Servizi Sociali in cui i giovani potranno misurarsi il grado alcolemico
MOLFETTA - L'assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Molfetta sarà presente al Festival Aritmia Mediterranea (presso il palazzetto dello sport in via Giovinazzo) con uno stand informativo per la prevenzione di tossicodipenze, alcoldipenza e altre forme di dipendenza patologica. Nell'ambito della manifestazione musicale organizzata dall'associazione giovanile “Arci – Cavallo di Troia” due educatori professionali, insieme ad alcuni giovani volontari adeguatamente preparati, “agganceranno” altri giovani coetanei per promuovere “esperienze di socializzazione” tese alla diffusione di stili di vita sani e alla prevenzione di comportamenti a rischio. Chi vorrà potrà sottoporsi ai “test rapidi” per la misurazione del tasso alcolemico.
L'iniziativa di “peer-education” (educazione fra pari età) rientra nell'ambito del progetto “Esprit – Esperienze di Prossimità” del Piano di Zona cui aderiscono il Comune di Molfetta, il Comune di Giovinazzo e il Dipartimento Dipendenze Patologiche della Asl Bari. Il servizio è svolto con la collaborazione della Comunità Terapeutica Lorusso Cipparoli.
«Saremo presenti con uno stand informativo all'interno del villaggio Arci presso il Palazzetto dello Sport di via Giovinazzo» fa sapere Pino Mele, operatore della Comunità Terapeutica Lorusso Cipparoli e coordinatore del progetto. «Distribuiremo un opuscolo informativo dal titolo “Fatti Furbo, non farti Male” sulle varie sostanze stupefacenti. Inoltre, fra un concerto e l'altro, chiederemo ai ragazzi che lo vorranno di compilare dei questionari o lasciare una loro testimonianza attraverso un video-box. Attraverso tali strumenti ci piacerebbe sapere che cosa è la “trasgressione” per i giovani di oggi. Riteniamo, infatti, che solo conoscendo meglio i pensieri e le abitudini tipiche delle fasce giovanili sia possibile attuare percorsi di prevenzione efficaci e mirati».
L'assessore ai Servizi Sociali, Luigi Roselli, sottolinea che «i giovani che opereranno nello stand sono stati adeguatamente formati mediante un corso di formazione tenuto da esperti dell'assessorato ai Servizi Sociali e da quelli del Sert della Asl. Il progetto Esprit prevede che intervengano presso i principali luoghi di aggregazione giovanile della città - pub, discoteche, lounge bar, ma anche le piazze, le strade, i giardini – e il loro compito è anche quello di intercettare richieste di aiuto da parte di loro coetanei».