Ambulanti “a posto fisso” per le strade: un fenomeno dilagante
Sembra non essere cambiata la situazione dopo il dirigente del settore commercio, Vincenzo De Michele formulò con un manifesto comunale a sua firma la decisione di modificare il regolamento che concede ai commercianti di generi alimentari a posto fisso (soprattutto di frutta e verdura) l'esposizione della merce fuori dai loro negozi. Secondo la nota diffusa il 2 gennaio scorso, gli esercizi commerciali di generi alimentari non avrebbero più potuto esporre la loro merce fuori dai loro negozi. Tutto questo non è accaduto o se qualche commerciante ha avuto il buon senso di rispettare il regolamento, perché di questo si tratta, l'ha fatto al massimo per la prima settimana dopo l'emissione del nuovo regolamento, poi tutto è svanito, il regolamento affisso per le vie della città ma soprattutto il rispetto delle regole. Ma cosa hanno fatto le autorità preposte al rispetto di tali regole che dovrebbero vigilare e sanzionare il commerciante “distratto” che le trasgredisce? Qualcuno si era illuso sperando che dal 2 gennaio i marciapiedi e addirittura le strade fossero liberate dalla merce esposta fuori dai negozi e dagli ambulanti (a posto fisso) che intralciavano intere strade o se non del tutto una buona parte di esse. A distanza di oltre due mesi dall'emissione del regolamento nulla è cambiato, o meglio, tutto è peggiorato. Gli ambulanti che hanno ottenuto il permesso dal Comune di occupare per la vendita di frutta e verdura un determinato spazio delimitato da una linea gialla, e ce ne sono molti in città, sicuramente non hanno ben compreso che quella linea gialla disegnata sull'asfalto non è opera di un ignoto writer che si è divertito a disegnare un quadrato giallo sull'asfalto ma è lo spazio che dovrebbero occupare per l'esposizione della merce. Molti, anzi la maggior parte di essi, ignorano del tutto la presenza di quel segno che delimiterebbe l'area assegnatagli per la vendita, così si “allargano” giorno dopo giorno, occupando tutto il lato del marciapiede antistante l'area di vendita, magari trasformando quel permesso di occupazione di suolo pubblico concesso solo per alcune ore della giornata, in un permesso di occupazione 24 ore su 24 apponendo sull'«ignota» linea gialla un gazebo e magari un altro davanti allo stesso, raddoppiando il suolo pubblico occupato. Tutto questo senza che nessuno disturbi o intralci la loro opera di espansione del territorio o che controlli le condizioni igieniche in cui vendono la loro merce. Un segno di grande fiducia verso questi commercianti è dato da tutti quei cittadini molfettesi che, non avendo cura della propria salute, comprano da questi fruttivendoli frutta e verdura conservate senza la minima norma igienica alimentando quindi la presenza in città di suddetti commercianti, ma soprattutto dal corpo dei vigili urbani che sono impegnati evidentemente su altri fronti non hanno ostacolato efficacemente questi abusivismi.
Autore: Giovanni Angione