Alle finali di Coppa Italia LNP anche la Virtus, nonostante due sconfitte
Un altro mese ricco di grande basket è passato, con gare davvero interessanti soprattutto per il primato in classifica e il titolo di campione d’inverno. Con la gara di Napoli in archivio e con l’ennesima vittoria stagionale, la Gammauto Molfetta si è consacrata campione d’inverno, guadagnando da capolista del proprio girone l’accesso alle finali di Coppa Italia LNP che si svolgeranno a Legnano. Un traguardo importantissimo, centrato grazie all’ottimo lavoro svolto dalla società, abile nel costruire al meglio la squadra, e dal coach Giovanni Gesmundo, che ha dato una fisionomia di gioco ben precisa ai suoi ragazzi. Non c’è stato tempo per esultare, perché il 7 gennaio si è tornati subito in campo contro Geofarma Mola, per la prima giornata del girone di ritorno. Il ferro colpito da Giuseppe Lombardo ha giustizia la Virtus Pallacanestro Molfetta dopo una rimonta nell’ultimo quarto che, se pienamente compiuta, avrebbe avuto dello straordinario. Anche questa è stata una gara tiratissama dove le difese hanno avuto la meglio. Coach Gesmundo ha recuperato De Gennaro, anche se non al meglio della condizione dopo gli attacchi febbrili. Per Mola, invece, roster al completo e in netta ripresa dopo un inizio di stagione deludente, grazie anche agli arrivi di Franck Mazzotta e Simone Salamina, ex avversario della Virtus ai tempi della A dilettanti. Ma a far da padroni in questa gara sono stati gli errori arbitrali. Perdere in un campionato difficile e soprattutto lungo come quello della DNC ci sta sicuramente, difficile pronosticare l’ennesima prestazione opaca della classe arbitrale che, in momenti focali della gara, ha penalizzato e non poco la squadra molfettese con decisioni quantomeno dubbie e discutibili. La gara è finita con il punteggio di 84-85 a favore degli ospiti del Mola, ma soprattutto tra le polemiche del PalaPoli. Una gara che Molfetta ha più che altro perso nel secondo quarto, concedendo troppi spazi agli ospiti, ma in cui gli arbitri hanno pesantemente influito con decisioni al limite che non possono che far discutere. Dopo Mola, la Magic Team ’92. Impegno duro per gli uomini di Gesmundo contro una delle formazioni più quotate dell’intero girone, costruita per vincere, terza in classifica, dietro la compagine molfettese. E, infatti, al PalaTedeschi di Benevento hanno avuto la meglio i padroni di casa con il punteggio di 96-91. Molfetta si è presentata al match ancora una volta priva di capitan De Gennaro, fermo ai box, mentre Benevento ha fatto a meno di Enrique Apet Novatti, squalificato per 4 turni dal giudice sportivo. Il punteggio non rispecchia molto quella che è stata la partita. Nell’ultimo quarto fondamentali sono stati i rimbalzi in attacco: in tutta la partita Molfetta ne ha concessi ben 20 agli avversari, dando l’opportunità di secondi e terzi tiri. Inutili i canestri finali di Bacchini e Cecchetti, se non a fissare il punteggio su un amaro 96-91 a favore di Benevento. Per Molfetta si è trattato del secondo stop di fila, mentre Benevento ha rafforzato il suo terzo posto in graduatoria portandosi a soli due punti proprio dalla Virtus. Ai ragazzi di Gesmundo è poi toccato un riposo forzato di due settimane a causa dei forfait di Libertas Taranto e Termoli: un riposo che non potrà far altro che aiutare a recuperare energie fisiche e mentali in vista di seconda parte di stagione estremamente fondamentale per la promozione. LE PAGELLE In questo mese, sono doverosi i complimenti a Giampaolo Sancilio, Michele Bei e Milo Bacchini. Campionato versione diesel per Sancilio, partito lento salvo recuperare dopo le prime partite, giocando bene contro la terribile Magic Team ’92 , mettendo a referto 9 punti. Rinomato giocatore di tiri da 3, ha potuto godere della collaborazione di un genio del giochino come Valerio Corvino, ma ha soprattutto mostrato tutta la faccia tosta imparata negli anni di Serie D, finendo per diventare un fattore importante e quasi determinante con i suoi tiri dalla lunga distanza. VOTO: 7. Un alieno atterrato a casa della regina. Il buon Bacchini ha preso per mano i compagni di squadra e li ha portati a giocare una prima parte di stagione che fungeva più che altro da prova generale per le prossime fondamentali partite. Non è andata bene in generale, visto che sono arrivate due sconfitte di file. Un trionfo totale, invece, per Bachini che ha fatto sfoggio di una strapotenza fisica e tecnica, rara da vedere a queste latitudini. Repertorio completo per lui: tiro da fuori, penetrazione, palleggio arresto e tiro, giocate vicino a canestro di fino o di potenza. Chiaro che le cifre possano trarre in inganno, vista la mancanza di reali alternative in squadra. VOTO: 9. Torna ad essere il faro della Virtus. E lo fa a modo suo, come ci ha ormai abituati in questi mesi: tutto quello che gli potete chiedere, bei lo fa. Serve un rimbalzo? Lui lo va a prendere. Una palla recuperata? Detto e fatto. Due tiri liberi per muovere il punteggio? Dategli palla nei pressi del canestro. Dote molto importante, fornisce un contributo costante a una squadra che, altrimenti, non avrebbe una prima punta designata. Al di là dei numeri, è il leader del pacchetto lunghi assieme a Lombardo. VOTO: 8,5.
Autore: Andrea Saverio Teofrasto