Allarme mucillagine. Depuratore sotto accusa
MOLFETTA – 29.8.2001
Il circolo Legambiente di Molfetta denuncia l’emergenza depuratore. Ora c’è anche la mucillagine. Ci sono pesanti irregolarità nel funzionamento dell’impianto di depurazione di Molfetta: la conferma arriva dalle recenti indagini, ancora in corso, effettuate dalla compagnia dei carabinieri di Molfetta e dal Nucleo Operativo Ecologico di Bari.
In passato più volte il locale circolo Legambiente aveva denunciato la situazione di avanzato degrado che da anni ormai grava sul litorale molfettese, in prossimità dello scarico a mare delle acque di depurazione (località torre Calderina, nella foto).
Anche lo scorso anno, in occasione dell’arrivo di Goletta Verde, la Legambiente avanzava forti dubbi sul corretto funzionamento dell’impianto: acque costantemente maleodoranti e torbide rivelavano in tutta evidenza la contaminazione da tensioattivi e da residui fecali, con conseguenze assai negative sulla flora e sulla fauna ittica (eutrofizzazione). Ancora, il circolo sottolineava, in un volantino di denuncia distribuito l’estate scorsa alla cittadinanza, che “le acque di depurazione raggiungono lo scarico percorrendo una condotta a cielo aperto con rischi di infiltrazione nelle falde, e soprattutto di scarichi e prelievi abusivi”.
Quest’anno le analisi di Goletta Verde hanno portato alla luce un nuovo elemento di ulteriore peggioramento dello stato delle acque molfettesi: la presenza della mucillagine. Il dato, preoccupante per gli effetti che questo aggregato organico potrebbe innescare a danno dell’ecosistema marino, completa un quadro già pesantemente compromesso e sempre più a rischio.
A pagarne il prezzo adesso sono anche i bagnanti: non si placano, infatti, le segnalazioni, pervenute alla Legambiente soprattutto negli ultimi giorni, di fastidiose reazioni cutanee che hanno colpito molti cittadini, colpevoli soltanto di essersi calati in acque evidentemente non proprio “amiche”.
Nel constatare una condizione ormai prossima all’emergenza e confidando inoltre nell’accertamento di responsabilità da parte dell’autorità giudiziaria nell’ambito dell’ultima operazione “Mare Pulito 2001”, il circolo Legambiente di Molfetta ha avanzato formale richiesta all’AUSL BA 2 e al Sindaco della città di ulteriori e dettagliate analisi delle acque antistanti tutto il litorale molfettese, come necessaria misura di verifica e di prevenzione di fenomeni di inquinamento.
“Quanto all’emergenza depuratore – rilancia Giovanna Grillo, presidente del circolo di Molfetta - nella zona interessata dallo scarico delle acque di depurazione è prevista la realizzazione di un progetto di recupero e riutilizzo delle acque a scopo irriguo: quell’impianto, la cui costruzione è da anni bloccata per ragioni di intoppi burocratici, sarebbe un ottimo strumento di riqualificazione di quel tratto di costa, oltre che un valido e concreto sostegno alla nostra agricoltura, spesso vittima della siccità”.
Massimiliano Piscitelli