Alla Virtus Molfetta il derby con Trani Consolidato il secondo posto
Continua l’ottimo lavoro della Virtus Pallacanestro Molfetta nella corsa play off. Nonostante qualche piccolo affanno nell’ultimo mese, la compagine molfettese si conferma protagonista di un campionato entusiasmante per la volata finale. Dopo la cuocente sconfitta di misura in casa della capolista Monteroni (78-76), la Virtus Molfetta ha affrontato una trasferta molto insidiosa contro la Pallacanestro Airola, ottava in classifica, che ne ha di fatto inceppato il cammino trionfale verso la vetta. Molfetta ha, però, rafforzato il suo secondo posto in classifica contro Salerno sul neutro di Sant’Agata (80-61). A dispetto delle ultime uscite, questa volta il team di coach Gesmundo si è sbarazzato nel minor tempo possibile di un Salerno quasi mai pericoloso e mai in partita. Unico neo, l’infortunio di Stefano Cecchetti, colpito alla caviglia. In casa della Virtus Monte di Procida era sicuramente l’occasione giusta per ottenere il terzo sigillo consecutivo. Ma i campi in terra campana non portano molto bene alla Gammauto Molfetta che, dopo la sconfitta di misura contro Airola, è tornato a mani vuote da Monte di Procida dove, nonostante una reazione e una rimonta da grandissima squadra, gli uomini di coach Gesmundo non sono riusciti a portare a casa due punti che avrebbero fatto sicuramente comodo alla classifica molfettese. Ormai con il campionato che si appresta a scrivere le battute conclusive di questa stagione, le gare in trasferta diventano sempre più impegnative specie in quei campi, come quelli campani, dove il fattore campo incide sul risultato. Eppure nessuno a inizio stagione si sarebbe aspettato Molfetta al secondo posto. Uno spirito vincente che la Gammauto Molfetta ha ribadito nella gara contro il Cus Tarano (81-63), prima del derby contro Trani, giocato al Palapoli, ma vinto proprio come all’andata. Archiviato il vincente derby, la Gammauto Molfetta ha battuto anche Venafro, squadra di tutto rispetto. Molfetta è riuscita nell’impresa di portare a casa un’altra vittoria, approfittando pienamente del turno di stop di Benevento e Catanzaro, portandosi ora a +4 punti sul terzo posto. Non va dimenticato l’obiettivo: un occhio al presente e uno anche al futuro. È stata questa la filosofia d’inizio stagione per il nuovo ciclo. E certe volte è sembrato anche non troppo in linea con la storia e il prestigio della società molfettese, ma l’intenzione di poggiare su basi solide il futuro del club biancoazzurro per i prossimi anni sembra addirittura più forte della volontà di cercare una vittoria subito. Il percorso della società fondata nel 1998 sta andando avanti e proprio per velocizzarlo, come ha più volte detto anche coach Gesmundo, l’operazione di puntare su giovani di talento come Sancilio e Spadavecchia è stata compiuta in modo tale che questa stagione possa servire come ambientamento e l’anno prossimo possa diventare certezza del futuro. Quindi, il primo obbiettivo stagionale ovvero quello di puntare sui prodotti di casa Virtus è stato raggiunto. Il futuro è in cassaforte. LE PAGELLE. Gli “under”, voto 7.5: grosso modo la media tra la prestazione di Sancilio e Spadavecchia e quella di Binetti, apparso sotto tono rispetto agli altri due. Sancilio parte dalla panchina, impiega un po’ a carburare, ma alla fine continua sempre a ben figurare. Bene anche Spadavecchia, il migliore dei suoi in avvio ma è sicuramente quello ci prova di più: reattivo in difesa e propositivo in attacco, anche se non sempre preciso. Valerio Corvino, 8.5: il solito, grandissimo giocatore. Dosa le forze, e la sua capacità di colpire dalla media è un’arma importante, così come il suo migliorato arsenale di movimenti nei pressi del canestro. Rimane anche una presenza difensiva di primissimo livello e, soprattutto, ha una quantità di rimbalzi catturati imbarazzante per un 1.75. Michele Bei, 7: Sia chiaro che per tutta la durata del torneo dimostra di essere una pista avanti, ma il buon De Gennaro, uscendo dall’infermeria, è sempre stato capace di creare un impatto positivo per i suoi. A ben guardare i numeri rapportati ai minuti giocati ce ne si accorge. Dimostra di aver messo a frutto la permanenza in serie D della passata stagione quando fa sfoggio di alcuni movimenti in post basso di cui non lo credevamo capace.