MOLFETTA - Con lo spettacolo «Aldo Morto Tragedia» si conclude la terza edizione di «MaceTeatro», edizione tematica dedicata agli anni ’70. Dopo aver portato in scena Impastato e Petrone, dopo la testimonianza diretta del performer Ninni Vernola, si chiude parlando di Aldo Moro con l’attore romano Daniele Timpano.
«Un attore nato negli anni '70, che di quegli anni non ha alcun ricordo o memoria personale, partendo dalla vicenda del tragico sequestro di Aldo Moro, trauma epocale che ha segnato la storia della Repubblica italiana - spiega Timpano -, si confronta con l'impatto che questo evento ha avuto nell'immaginario collettivo». In scena, oltre al corpo e a pochi oggetti, Timpano affronterà senza alcuna retorica o pietismo una delel pagine più buie e spinose della storia italiana recente.
Daniele Timpano è nato a Roma nel 1974. Ha studiato al Conservatorio Teatrale di G.B. Diotajutim specializzandosi in mimica con Fiorella D'Angelo, in drammaturgia con Alfio Petrini, in Commedia dell'Arte con Luca Negroni e in direzione scenica con Luis Ibar. Nel 1998 esordisce negli ambienti del teatro off in stretta collaborazione con Marco Maurizi che cura le musiche dei suoi primi lavori: si esibisce come voce recitante in Ogni rivoluzione è (?) un lancio di dadi dello stesso Maurizi e, come autore e interprete, in Storie di un Cirano di pezza.
I primi riscontri di pubblico e critica arrivano nel 2004 con Caccia 'l drago, vincitore del premio Le voci dell'anima, in cui viene riletta l'opera di J.R.R. Tolkien. L'anno successivo è la volta dell'opera di memoria civile Dux in scatola. Autobiografia d'oltretomba di Mussolini Benito, che racconta in prima persona, con un'affabulazione ricca di nonsense e humor nero, la sorte del cadavere del Duce. Finalista al Premio Scenario, dove vince il primo premio della Giuria Ombra, lo spettacolo suscita dibattito e polemiche.
Riceve una certa attenzione della critica anche Ecce Robot (2008), liberamente ispirato all'opera dell'autore giapponese di cartoni animati Go Nagai. Partendo dai suoi personaggi (Jeeg Robot, Mazinga Z e tanti altri), Timpano fornisce una sorta di “autobiografia generazionale”. Il testo dello spettacolo è stato pubblicato nel 2009 da Minimum Fax in Senza corpo - vici della nuova scena italiana, a cura di Debora Pietrobono. Sì l'ammore no (2009), scritto con Elvira Frosini, è stato finalista del Premio Dante Cappelletti alle arti sceniche.
L'ultimo spettacolo, Risorgimento Pop (in collaborazione con Marco Andreoli), ha debuttato in prima nazionale al Festival Primavera dei Teatri di Castrovillari il 1º giugno 2009.
Daniele Timpano è redattore della rivista online Amnesia Vivace e di Ubu Settete, periodico di critica e cultura teatrale. È stato inoltre direttore artistico dell'edizione 2003 di Ubu Settete - fiera di alterità teatrali, di cui è fra gli ideatori e organizzatori, e ha coordinato vari laboratori teatrali, letterari e musicali promossi dall'Università La Sapienza.
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