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Al via i lavori per la costruzione del nuovo porto di Molfetta
01 febbraio 2008
MOLFETTA -
Sono iniziati i lavori preliminari del nuovo Porto di Molfetta. La “Cooperativa Muratori e Cementisti – CMC” di Ravenna, azienda capogruppo dell'Ati (Associazione temporanea di imprese) vincitrice dell'appalto da 55 milioni e mezzo di euro, ha dato il via all'esecuzione della “bretella di collegamento” tra la diga foranea “Salvucci” e la terraferma. Un intervento che segna la prima fase della costruzione di quella che l'ing. Giorgio Calderoni, responsabile della divisione Lavori Marittimi della CMC, ha definito «l'opera marittima in corso più importante d'Italia dopo il “Mose” di Venezia». «Oggi diamo il benvenuto a un sogno che diventa realtà» ha dichiarato il sindaco di Molfetta, sen. Antonio Azzollini (nella foto col vescovo mons. Martella), che come presidente della Commissione Bilancio al Senato, durante il Governo Berlusconi, si era adoperato per stanziare i finanziamenti necessari alla costruzione di questa grande infrastruttura. «Il Porto di Molfetta – ha detto il sindaco - rappresenta un braccio naturale protesto verso i mercati dell'Oriente ed è quindi un'opportunità di sviluppo economico per l'intera regione Puglia la quale si pone così al centro di una scommessa di rilancio che investe tutto il Mezzogiorno d'Italia».
«È un'infrastruttura di grande valenza strategica in quanto premessa delle cosiddette “Autostrade del mare” e del “Corridoio 8”. Lo scalo marittimo di Molfetta, inoltre, sarà incardinato in un sistema viario di primissimo livello formato dall'autostrada A14, dalla linea ferroviaria, dalla statale 16 bis e dall'aeroporto di Bari-Palese (ubicato ad appena dieci chilometri di distanza): si va configurando così una importante piattaforma logistica intermodale a servizio degli insediamenti produttivi della zona artigianale e del Consorzio Asi». Compiacimento è stato espresso anche dal Vescovo della Diocesi di Molfetta, Mons. Luigi Martella: «Oggi viviamo le stesse emozioni che si provano dopo un travaglio, quando si dà alla luce qualcosa tanto attesa e importante. Credo che il Porto possa essere una grande opportunità per i giovani del nostro territorio e dare risposte alle speranze che essi ripongono per il loro futuro. Quest'opera – ha aggiunto il Vescovo – rappresenta un ponte che idealmente attraversa tutto il Mediterraneo per raggiungere la sponde del Medio Oriente facilitando i rapporti umani e commerciali con i nostri amici che si trovano in quei Paesi». Quattro anni dureranno i lavori. Il progetto prevede i seguenti interventi: la costruzione di un secondo molo contiguo alla diga Salvucci (oggi già esistente nei pressi della basilica della Madonna dei Martiri); la costruzione di uno “sperone” radicato all'attuale molo peschereccio S.Vincenzo; il banchinamento di tutta l'area portuale per favorire il traffico commerciale e le navi Ro-Ro; i lavori di dragaggio necessari per l'ingresso delle imbarcazioni all'interno del porto e per la navigabilità interna. Saranno inoltre realizzati capannoni per lo stoccaggio delle merci, un ponte di collegamento fra il porto e la zona industriale e un sistema di viabilità interna con parcheggi e arredi.
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Pietro LoSarno
01 Febbraio 2008 alle ore 00:00:00
Ora Zitti Finalmente si Lavora. Cara SINISTRA guarda le cose serie come si fanno.
Rispondi
sentiero luminoso
01 Febbraio 2008 alle ore 00:00:00
Se il Comune di Molfetta non provvede ad aderire da subito alla nascente Autorità Portuale del Levante (che già comprende Bari, Manfredonia, Barletta e Monopoli) credo che il nostro nuovo porto sarà destinato a diventare una "Cattedrale nel Deserto".
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estro canestro
01 Febbraio 2008 alle ore 00:00:00
Caro Losarno, starei zitto solo se si desse lavoro agli operatori molfettesi per la costruzione del porto e se a trarne profitto dalla costruzione fossero gli operatori molfettesi. Sta zitto, dunque, e arrivederci alla consegna dell'opera
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tieniti alla larga altrimenti non si decolla
01 Febbraio 2008 alle ore 00:00:00
Caro "sentiero luminoso" te lo voglio ripetere per l'ultima volta! Molfetta non ha bisogno di entrare nell'Autorità Portuale del Levante. Infatti il tonnellaggio che il futuro porto commerciale di Molfetta riuscirà a raggiungere sarà superiore all'intero tonnellaggio di Bari, Manfredonia, Barletta e Monopoli. Non solo, ma ci saranno addirittura problemi di sovratonnellaggio. Ti starai chiedendo come ciò sia possibile?risposta: VIRTUOSISMO INTEGRATO.
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GIANNI MINERVINI
01 Febbraio 2008 alle ore 00:00:00
Caro Losarno , come tanti molfettesi ti fai prendere in giro da queste false inaugurazioni che Il Sindaco ormai ha l'abitudine di fare visto che tra poco si dimetterà per occupare la poltrona a Roma. I lavori per la costruzione del porto non sono affatto iniziati in quanto il progetto esecutivo non è stato ancora approvato. Ai fessi si fa vedere solo il movimento terra che è preliminare alle opere di costruzione e che fa parte della fase della cantierizzazione.
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Acuta Mente
01 Febbraio 2008 alle ore 00:00:00
Zitti e si lavora... ma poi sotto sotto andate sulla banchina seminario e guardatevi il panorama della basilica della Madonna dei Martiri e dl tramonto spettacolare che si può ammirare di lì. Andateci ora, o non andateci mai più, perchè il paesaggio sta per essere stravolto! Ah, a proposito! A Bari si lavora uguale, se non di più, però li il porto sta cambiando destinazione e diventerà teminal crociere. La pattumiera del porto commerciale, sarà trasferita a Molfetta! Grazie Sindaco, grazie centrodestra!!!
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molfystar
01 Febbraio 2008 alle ore 00:00:00
C'era una volta il porto crocieristico di Genova, miliardi e miliardi di lire all'epoca investiti, ma un bel dì, l'anonimo porto di Savona, decise di uscire allo scoperto e di fargli concorrenza. Bastò la costruzione di una misera banchina, poi le compagnie si accorsero che lì l'ormeggio costava meno, si cominciarono a spostarsi a Savona anzichè Genova e poichè l'appetito vien mangiando, le compagnie stesse decisero di investire in proprio fior di soldi per costruire a Savona nuove banchine e terminal crociere. Così nacque la fine del porto di Genova che ha oggi solo bei ricordi di un tempo che fu. Bari si sta proccupando, se il porto di Molfetta dovesse sfuggire al suo controllo e alla sua gestione dovrà pelare diverse gatte. Manfredonia si è gia tirata fuori, prima ancora di entrare. Avere un figlioletto ribelle vicino casa mette paura, ma non proccupatevi perche molti armatori stanno seguendo a distanza l'evolvelsi della situazione e non appena possibile metteranno la loro zampata. La CCL ha già scelto Molfetta.
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sentiero luminoso
01 Febbraio 2008 alle ore 00:00:00
Caro tieniti alla larga ma da dove le hai raccolte queste fregnacce. La disponibilità di traffico si ha quando si acquisisce e ad oggi Molfetta non ha un cavolo di niente. Nel frattempo Manfredonia, grazie alla sua adesione all'Autorità del Levante è diventato Porto di riferimento della Fiat (SATA) di Melfi che utilizza lo stesso per trasportare via nave le Nuovo Punto in tutto il mondo. Da che mondo e mondo il consorziarsi ha dato solo benefici rispetto alla logica "Io contro tutti". Poi in altra sede mi spiegherai la nuova teoria economica inventata da te:"VIRTUOSISMO INTEGRATO" così ne faremo un'interessante argomento di tesi di Laurea alla Facoltà di Economia di Bari. Ma fammi il piacere.
Rispondi
molfettese dok che va a dok
01 Febbraio 2008 alle ore 00:00:00
Vedremo cosa diventerà...certo per quanto riguarda il consorzio è come dire che il Molfetta calcio va a giocare contro milan juve barcellona e inter e pretende di vincere il torneo. Quel consorzio fa trarre benefici a quelli che sn già piu forti non a chi entra ed è (visto che stiamo parlandi di porto) "PESCE PICCOLO"
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