Al merlo che canta sull'ultima casa di Cleo
Un libro di Loredana Pietrafesa
Una madre una gelida mattina d'inverno corre in ospedale per dare alla luce il suo secondogenito, un parto apparentemente semplice ma che, forse proprio per questo, viene trascurato. E la drammatica conseguenza di un figlio che nasce con gravissimi handicap.
Così inizia, affascinante e terribile, la storia di una madre che tenta di tutto per tenere in vita il proprio figlio. (Loredana Pietrafesa, Al merlo che canta sull'ultima casa di Cleo, EditricErmes, Potenza).
La narrazione si sussegue incalzante e, senza mai annoiare o cadere nel patetico, conduce il lettore sino alla ineluttabile conclusione. Tra personaggi positivi e negativi, tra eventi familiari e inaspettate intrusioni, questa storia, assolutamente vera, è una inquietante denuncia al mondo medico, ma, si faccia attenzione, non a tutti i medici, soltanto a coloro che fanno della professione un mestiere, che considerano l'essere umano soltanto una noiosa necessità per far soldi.
Secondo un grande medico ginecologo, il prof. Mariano Iaccarino che ha fatto nascere tanti molfettesi, questo libro andrebbe letto da tutti i medici, per capire cosa non andrebbe mai fatto in momenti così difficili e dolorosi.
Ma principalmente è una storia di una madre dedicata a tutte le madri che si trovano all'improvviso, per caso o, più eroicamente, per scelta a combattere con i problemi dell'handicap di un figlio, amato più di tutti gli altri.
Donato Altomare
(Il libro è acquistabile presso la libreria Corto Maltese a Molfetta, via M. di Savoia, 106).