Agenda XXI: riaprire subito il Pulo per salvaguardare cultura e sicurezza della comunità
Riaprire il Pulo, rilanciarne il valore didattico e culturale su tutto il territorio e mettere fine alla lunga stagione di degrado nel quale versa e che ormai rappresenta una oggettiva situazione di pericolo. Sono queste le priorità emerse nel corso della sessione Intergruppo del Forum di Agenda 21 che ha discusso presso la Sala Conferenze dell’Assessorato ai Lavori Pubblici di Lama Scotella dell’ordine del giorno: “Riapriamo il Pulo, restituiamo il Pulo alla Città”. Alla serata hanno preso parte l’assessore alla cultura Betta Mongelli, la dott. ssa Francesca Pietroforte, assessore delegato area metropolitana per i Beni culturali e Attuazione del programma, Rosaria Fontana per Agenda XXI, Giulia Finzi Presidente del il consorzio Polje. Quest’ultima ha ripercorso la lunga storia del Pulo, segnata sempre da abbandoni e negligenze e soprattutto dall’assordante silenzio delle istituzioni: “la situazione del sito ad oggi risulta essere molto problematica: furti di rame, mancanza di risorse, scarso sostegno da parte delle istituzioni, pochi interlocutori in Provincia. Servono subito delle soluzioni per fornire una risposta credibile che possa portarci alla riapertura del sito. E’ necessario che tutti gli interlocutori istituzionali si siedano attorno a un tavolo e si faccia tutto il possibile”. La riapertura del sito è la priorità assoluta anche per l’assessore Mongelli: “appena insediatesi, questa amministrazione ha subito attivato il Museo del Pulo e preso a monitorare con grande attenzione la situazione del sito archeologico. Il sindaco Paola Natalicchio ha scritto all’allora presidente della provincia Schittulli per procedere con la riapertura del sito ma ci è stato risposto che i nostri sono problemi periferici. E’ una situazione incresciosa anche perché il Museo è un bellissimo esempio di un efficace approccio didattico al sito ma chiaramente le due strutture sono connesse e la chiusura del Pulo è una grave perdita per la nostra città e non solo. Oltre al valore culturale della questione ce ne è anche uno legato ad una oggettiva situazione di pericolo: vasche e nitriere sono del tutto incustodite e si rischiano incidenti gravissimi”. Una situazione dalla difficile risoluzione. Come spiegato dall’assessore Pietroforte, l’area metropolitana non dispone ancora di un bilancio e risulta quindi impossibile lanciare bandi e assumersi un qualsiasi tipo di impegno economico. Tra le possibili soluzioni tracciate, quella dell’affido temporaneo della struttura al Comune di Molfetta che quindi dovrebbe accollarsi nuove spese e impegni. Difficile che si possano aprire a breve nel bilancio cittadino nuove voci di spesa ordinaria, ma l’assessore Mongelli ha garantito l’avvio di un confronto con gli uffici e manifestato allo stesso tempo l’auspicio dell’istituzione di un tavolo allargato che coinvolga la città metropolitana a che studi nel dettaglio tutte le possibilità sul tappeto. Intanto l’estate si avvicina e con essa il rischio incendi nell’area.
Autore: Onofrio Bellifemine