Addio Banca Cattolica, ora c'è l'Antonveneta
MOLFETTA - 8.6.2001
Come era previsto negli accordi di vendita della Banca Cattolica, dal 1° luglio scompare il vecchio nome e l'istituto di credito molfettese diviene a tutti gli effetti Banca Antonveneta. Il nuovo logo comparirà su tutte le insegne e su tutte le esposizioni pubbliche dell'istituto di credito. Da luglio, infatti, diverrà operativa l'incorporazione della banca locale nel gruppo veneto, che già tre anni or sono aveva acquisito il 55% della Cattolica e poi, man mano, come era negli accordi, ha raggiunto il controllo totale.
La notizia è stata data ai clienti della Cattolica con una lettera del direttore generale dell'Antonveneta, Silvano Pontello, che sottolinea che «se verrà modificata l'insegna dello sportello, non cambieranno gli abituali interlocutori, ovvero il personale della filiale». Insomma, a differenza di quanto è avvenuto per altre banche pugliesi incorporate, che hanno inviato nuovi dirigenti a presidiare le filiali, l'Antonveneta ha confermato l'attuale struttura del personale e dei dirigenti: un attestato di fiducia nelle professionalità della banca locale.
Resta in vita la Cattolica Popolare cooperativa che conserverà il nome originario, nato con la banca nel 1902 e che oggi continua, pur in una funzione diversa: intermediario finanziario non bancario. Una veste già assunta fin dal 1994, quando la Cooperativa decise di non svolgere più direttamente le funzioni bancarie, avviando la collaborazione con il Credito Italiano, al quale è poi subentrata l'Antonveneta, che oggi è divenuta proprietaria dell'intero pacchetto della Banca Cattolica Spa.
Cosa cambierà dal 1° luglio per i clienti dell'ex Cattolica? E' lo stesso direttore generale Pontello a indicarlo ai clienti nella sua lettera di benvenuto, alla quale è allegato un depliant esplicativo col quale si mette soprattutto in evidenza che i disagi per la clientela saranno minimi. Infatti, tutti i rapporti in essere con la Cattolica (depositi, conti correnti, certificati di deposito, mutui) resteranno immutati e, alle stesse condizioni, passeranno all'Antonveneta.
Solo in alcuni casi ci sarà un cambiamento: un nuovo bancomat e carte di credito, nuovi carnet di assegni e libretti di deposito. Il bancomat resterà valido solo fino al 30 giugno, ma già dal 18 giugno sarà possibile richiedere le nuove carte col nuovo numero. Cambiano anche le coordinate bancarie che andranno comunicate a tutti coloro con cui intratteniamo rapporti (pagamenti/bonifici) tranne quelli più noti (es. Inps, ministero del Tesoro, Inail, Inpdap) perché ha già provveduto la banca; stesso discorso per le domiciliazioni di Telecom, Tim, Enel, Omnite, Wind, Italgas, Acea Roma ecc. e per il Rid (Infostrada, Tele 2 Italia, Tiscali, Seat, Bankamericard, Diner's ecc.).
Un passaggio indolore e abbastanza tranquillo, insomma, che non dovrebbe provocare grossi disagi all'utenza, ma che avrà l'obiettivo di crescere ancora e contribuire al sostegno delle famiglie e delle imprese del Mezzogiorno.
E per i nostalgici del vecchio nome? A ridurre la nostalgia ci penserà un piccolo logo della Cattolica che resterà accanto a quello dell'Antonveneta. Almeno per ora.
Adelaide Altamura