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Accademia musicale moderna: educare i piccoli a sviluppare fantasia e creatività
15 aprile 2008

Si dice nell'induismo che il mondo sia suono, mentre la musica una vibrazione originaria, attraverso cui l'intera esistenza è chiamata alla vita: la musica, vivendo di memoria, è arte del tempo. “In una prospettiva comunicativa, la musica non interessa solo l'orecchio, ma lo connette con l'occhio, il corpo, lo spirito, il movimento, l'emozione in una continua tela di ragno percettiva e sensoriale”: queste le parole di Isa Papagna, coordinatrice della Accademia Musicale Moderna. Fondata nel 1998, è un'associazione che educa alla musica e con la musica, attraverso corsi aperti dai 3 ai 65 anni, in cui lavorano ben otto maestri: Sara Calò (Pianoforte), Simone Salvatorelli (Batteria e percussioni), Michele Amato (Chitarra classica), Francesco Lorusso (Chitarra Blues Jazz e fl auto traverso), Pino Amato (Sassofono), Roberto Giancaspro (Canto musica leggera e tastiera elettronica), Isa Papagna (Propedeutica Musicale). Quale, dunque, la funzione educativo-formativa della musica? Senza dubbio è tecnica e attività didattico- espressiva, “indispensabile per lo sviluppo della fantasia e della creatività dei bambini”, diremo, fi nalizzata alla costante apertura dei più piccoli verso una società multirazziale. Questo è emerso dagli spettacoli e saggi, tenutisi al Teatro Don Bosco, con cui l'Accademia ha concluso il suo anno accademico: musica rockettara, suonata dal gruppo live dell'associazione, formato da alcuni alunni coadiuvati dai loro insegnanti di riferimento; canto-musica leggera ad opera di chitarristi giovanissimi, meritevoli di lode, dal momento che hanno imparto l'arte della chitarra in poche lezioni. Infi ne, una serie di magnifi che esibizioni musicali di bambini, entusiasti di presentarsi ad un pubblico eterogeneo, formato anche da parenti ed amici. Un atteggiamento, maturo, che dimostra non solo la bravura di questi piccoli artisti piuttosto, ma anche come l'Accademia riesca ogni volta a concretare i suoi obbiettivi: la crescita psicologica, comunicativa, esperienziale e valoristica dei bambini. “Puntiamo a creare quella particolare sensibilità interiore verso i suoni prodotti dagli strumenti musicali. Ma tale prospettiva programmatica persegue con fi - nezza uno scopo preciso e mirato: l'educazione dei bambini”. Una crescita psicologica ed intellettuale, insomma, quella dell'Accademia (non dimentichiamo, tra l'altro, la realizzazione della musicoterapica), che ha come linea guida la progettazione educativa e didattica del bambino, sostenendo l'idea di una forte correlazione tra aspetti cognitivi, aspetti psicodinamici, integrazione socioculturale, successo scolastico.
Autore: Marcello la Forgia
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