SAN CESARIO – 3.9.2005
E' iniziato a San Cesario di Lecce a cura della Secara (officine culturali) con il contributo del Comune di San Cesario di Lecce e della Provincia di Lecce la seconda edizione di Cortovisione, festival nazionale di cortometraggi indipendenti. Il festival, ospitato dal Palazzo Baronale di San Cesario dal 2 al 4 settembre, vede in concorso una quarantina di lavori provenienti da tutta Italia e suddivisi in 2 sezioni. La prima dedicata esclusivamente ai “Documentari” l'altra alle “Fiction e alla sperimentazione audio-video”.
Cortovisione nasce con l'intento di fare di un evento una occasione di incontro per tutti i video-maker indipendenti e di confronto e sfogo sulle realtà sociali più toccanti. Intento della manifestazione come l'anno scorso è infatti quello di dare risalto ai lavori di giovani artisti che denunciano uno spaccato della società reale fatto di sentimenti, emozioni, sofferenze, lotte nel quale lo spettatore si sentirà realmente partecipe. Cortovisione cerca di dare all'arte visiva un'immagine più impegnata come quella che ha segnato le stagioni più interessanti del nostro cinema senza trascurare la satira che oggi sembra essere bandita dalla scena televisiva e costretta a piccoli spazi in teatro.
Oltre alle proiezioni, nucleo principale della manifestazione, ci sarà una sezione dedicata alla fotografia, con le mostre Animale incompleto di Knulp Malevich e Ovunque guardi c'è qualcosa da vedere di Enrico De Matteis, e alle arti visive con l'installazione Video-art a cura di Entrange Produzioni e Brain Flushvideotrix, Video - painting: attr-azione- consum-azione- desol-azione a cura di Mauro Basile e Minimal – art a cura di Gabriele Buscicchio e Andrea Mazzotta.
Sabato 3 alle 18 sarà proiettato L'imperatore di Roma del regista scomparso nel dicembre dello scorso anno Nico D'Alessandria. Il film sarà seguito da un incontro al quale interverrà il documentarista Luca Scivoletto, che ha realizzato un video sulla vita di D'Alessandria.
Romano, classe 1941, Nico si diploma in regia al C.S.C. nel 1967, con Il canto d'amore di Alfred Prufrok, da una poesia di T.S. Eliot, con la voce narrante di Carmelo Bene. Poi lavora per la TV e per la radio nel campo documentaristico. Nel 1987 esce L'imperatore di Roma, film culto della cinematografia indipendente. “La Roma degradata che fu già raccontata da Pasolini, periferia squallida di rovine, immondizie, drogati e prostitute, è attraversata da Gerry (G. Sperandini che fa sé stesso), biondo vichingo tossicodipendente e schizofrenico che si proclama imperatore (e camminatore) di una città senza più impero né dignità. N. D'Alessandria (1943) esordisce con un film in 35 mm di costi stracciati, una laica Via Crucis dove "la patologia ci è risparmiata insieme al patetismo" (Lorenzo Pellizzari): il suo antieroe Gerry non è un personaggio, ma una rovina (umana) tra le tante. Il neorealismo tornò nel cinema italiano negli ultimi anni '80 come un fantasma espressionista” (tratto da Il Morandini). Del 1993 è L'amico immaginario, con il compianto Victor Cavallo straordinario protagonista. Nel 1999 gira Regina Coeli, che segna il ritorno in Italia della "gradisca" felliniana Magali Noel 27 anni dopo Amarcord.
Domenica 4 saranno proiettati i corti selezionati dalla giuria composta da Sergio Spina (documentarista cgil), Occhetto (direttore della fotografia), Giacomo Toriano (docente di regia dell'accademia delle belle arti di Lecce), da un membro della direzione artistica del festival, e da un rappresentante della Provincia di Lecce. Tra questi saranno individuati i vincitori delle due sezioni. Dopo la premiazione il Teatro dei veleni ospiterà la festa conclusiva.
Info www.cortovisione.com - 329/5484468.
Programma:
Venerdì 2 dopo la presentazione del festival alle 20.30 hanno preso il via le proiezioni nelle due sale allestite (quella all'ultimo piano e quella dell'atrio del Palazzo Baronale).
Nella Sala 1 si alternano i lavori della sezione documentari: Lo stato delle cose di Roberto Quarta (3min 41 sec) partendo dalle descrizione del Salento fatta dai viaggiatori stranieri in Puglia nell'800, viene documentato lo stato dei luoghi e dei paesaggi come appaiono oggi in presenza delle discariche abusive. Il territorio e il paesaggio appartengono solo a chi guarda e l'interesse di preservare la bellezza è un sentimento che dovrebbe essere condiviso da tutti. L'abbandono della terra da parte dei contadini ha reso questi luoghi “terre di nessuno” trasformando in confine, in marginalità una vasta area di territorio; E il tigri placido scorre di Michelangelo Savergnini (70 min) che racconta in un bel documentario di circa un'ora, prodotto dalla Metissart, una Baghdad inedita, lasciando che siano gli iracheni, religiosi, intellettuali, artisti a parlare della loro vita, delle loro paure e delle loro speranze; Kaiko e Venere di Lucia Stano (23 min) documentario a metà tra la conversazione e il soliloquio. Le storie quotidiane di due donne si snodano e si intrecciano al loro mestiere: la scultura. Le due artiste ci fanno attraversare il tempo delle loro esperienze unendo passato e presente con il fil rouge della scultura; Nico d'Alessandria - un delirante insuccesso di Claudio Di Mambro e Marco Venditti (24 min) documentario della Todo Modo Produzioni che omaggia la figura del regista, il suo rapporto con follia e delirio e l'incontro con Victor Cavallo, attore de L'amico immaginario; Quinto sole di Marcellino de Baggis (51 min) 22 Luglio 2003, la squadra di detenuti del carcere di Opera viene iscritta al campionato di calcio di terza categoria. Quintosole racconta la storia di un campionato indimenticabile. Quintosole è prodotto, scritto e diretto da Marcellino de Baggis, pugliese, 34 anni, ingegnere mancato, a lungo montatore, oggi regista di pubblicità, documentari, programmi televisivi; Bahurupia di Pietro Silvestri (27 min).
La sala 2 ospita invece la proiezione delle 14 opere in concorso nella sezione Fiction. Il carillon di Emanuele Sana (12 min) Un vecchio uomo ascolta il proprio audio-diario scoprendo, ormai troppo tardi, di non aver vissuto mai la propria vita ma di essere semplicemente esistito; Portraits di Claudio Dezi (9 min) una donna vive una notte da incubo a causa di un complesso di colpa; Giacomo o dell' inquietudine di Maurizio Mazzotta (21min) Giacomo, costretto per motivi di salute ad andare in pensione, diventa inquieto e insoddisfatto. È una persona simpatica, spontanea, capace di autoironia. Vive un buon rapporto di coppia con la moglie Annabella, che è preoccupata per la sua salute e lo spinge a distrarsi, a vivere all'aria aperta…Purtroppo la loro vita affettiva non è allietata da nipoti per il semplice motivo che non hanno avuto figli. In quali situazioni, diverse da quelle cui era abituato, verrà a trovarsi? E quali saranno le sue reazioni? Il suo problema è di non sapere come occupare le ore vuote del giorno in maniera soddisfacente. Scoprirà comunque qualcosa di autentico che gli mancava; In una sera qualunque di Cristian Mariano (5 min); Dediche d'amore di Alessandro Merluzzi (12 min) Due righe sulla prima pagina di un libro. Un gesto semplice per comunicare qualcosa di più oltre la gioia di regalare un dono ad una persona cara. Claudio è pronto con la penna in mano e tanta buona volontà, ma imprevisti e un po' di sfortuna rendono questo gesto molto più complicato del previsto. Ma non è detto che ciò non possa incoraggiarlo a creare qualcosa di molto più bello di una semplice dedica d'amore; In fondo agli occhi di Matteo Merli (13 min); Fumo di Ippolito Chiarello(20 min). Ambientato tra Corsano e Ginosa (in provincia di Taranto), Fumo si compone di percorsi di memoria e di vita concreta, in periodi paralleli che corrispondono agli anni Settanta ed ai giorni nostri. Una corrispondente scoperta di strade e luoghi, attraversata da occhi gemelli: le famiglie felici che migrano per lavoro ed il gruppo punk-rock che ritrova il mondo da cui probabilmente proviene; Saturday Mornings di Santi Trulleque (7 min); B-N di Enrico Vanni (6 min. 30 sec) in bianco e in nero, in un contesto metropolitano, dall'alba al tramonto, si incontrano; Pagine strappate di Luca Agostino (21 min) Pietro Crespi scopre un diario che gli rivela di aver avuto una sorella rinchiusa in manicomio sin da bambina. Una poesia strappata a metà gli svelerà il desiderio insoddisfatto della sorella di vedere il mare. A suo modo deciderà di realizzarlo; El aire que respiro di Lidia Navarro e Elvira Travesi (12 min); 5'12'' di Enrico Vanni (7 min. 50 sec) un inaspettato conto alla rovescia, pochi attimi e poi, come tutte le cose, anche il conto alla rovescia giunge alla sua fine; Atto primo di Luigi Conte e Dario Rizzello (10 min); Il provino di Andrea Costantino 11 min.
Sabato 3 settembre seconda giornata di proiezioni. In sala 1 andranno sullo schermo Ritorno ad antares Aldo Saracino (7 min) è un viaggio nel tempo, inseguendo l'immagine come concentrazione di informazioni, materia nella sua trasformazione. Il passaggio dal movimento lineare a quello circolare, è una fuga o la ricerca di una salvezza da un processo di disgregazione irreversibile. Tanto più si allontana l'angolo di visione tanto più la distanza si assottiglia, i processi lineari si incurvano, ritornano su se stessi, le percezioni si sommano in una sovrapposizione di stati coincidenti; Lame di Danilo Caracciolo - Exema associazione cinematografica (60 min) una città dormiente, le strade, un quartiere di periferia. I rumori di una giornata che comincia. Una casa, un pensionato, e la storia di tutti i giorni. Ma questo è un giorno speciale. Speciale per chi ha la capacità di immaginare che dietro ogni individuo, dietro ogni angolo scontato, spesso si nascondono vicende drammatiche che non possono essere dimenticate. Tra gli spazi dei luoghi di cultura come le sale del cinema Lumiere, la Salara, il Dopolavoro della Manifattura Tabacchi, la nuova Galleria d'Arte Moderna e le scuole Fioravanti, centinaia di giovani si muovono ogni giorno indaffarati nel vivere la propria vita, in libertà. Mumbai Masala di Marcellino de Baggis (28 min) Masala in indiano significa "insieme di spezie" e Mumbai Masala è un viaggio dentro Bombay, una città speziatissima, piena di contraddizioni e di spiazzanti suggestioni; Malestanti – 30 anni dopo di Claudio Di Mambro e Marco Venditti (49 min) A trent'anni dall'uscita del film “Diario di un maestro” di Vittorio De Seta, si torna sui luoghi delle riprese, il quartiere romano Tiburtino III, per ritrovare i protagonisti di allora e descrivere il cambiamento socio-antropologico avvenuto in questo arco di tempo; Dialoghi di Federica Altieri (22 min. 41 sec) Il filmato voleva essere un dialogo tra diverse arti: la poesia, la pittura, l'interpretazione, la musica e l'arte filmica. Il documentario è diviso in 4 episodi ognuno dei quali è un cortometraggio a se stante; dove, partendo da una poesia, la pittura, la musica, l'interpretazione e la poesia stessa cercano di creare una sorta di dialogo; Incontri di Marco Pasquini (27 min) Beirut settembre 2004. Nei giorni dell'anniversario del massacro di Sabra e Chatia ho raccolto dei frammenti di memoria di alcuni rifugiati palestinesi in Libano. Youssef, barbiere abitante del Gaza Hospital; Abu Jamai, che a Sabra aspetta da 22 anni il ritorno del figlio, Mohammed, che da Chatila ha denunciato Sharon per i crimini contro l'umanità; Khadigeh, che finita la Guerra dei Campi si è trasferita nell'ospedale abbandonato.
Nella sala 2 per la sezione fiction saranno proiettati: L'ultimo regalo di Sabina Ericacea (11 min. 15 sec) Per Matteo, 7 anni, bambino dolce e diligente, è finalmente arrivato il giorno di Natale; Uno in più di Alberto Gambato (8 min) Una donna, un uomo e l'illusione che uno in più sia sempre troppo. O troppo poco; Dos encuentros di Alan Griffin (21 min); Il divorzio di Matteo Galante (4 min. 47 sec) Moglie e marito seduti ad una scrivania uno di fronte all'altra. Il marito porge i documenti del divorzio alla moglie, inizia un dialogo; Beyond Gray di Marco Roma e Guglielmo Marin (12 min) in un futuro indeterminato la fabbricazione di cyborg capaci di sviluppare qualsiasi attività si è convertita nella forma di commercio più proficua; Ellissi di Piero Cannata (11 min); La pianta di Antonello Novellino e Luca Granato (14 min) Marco è uno studente di botanica, schivo e introverso. I suoi unici rapporti sociali si limitano a brevi e sporadici incontri con i coinquilini con cui divide l'appartamento e di cui non riesce a tollerare la presenza. Il suo mondo di solitudine verrà scosso da un incontro inaspettato in una sera d'estate; Chora di Lorenzo Adorino (20 min) Giulio, un ragazzino di 13 anni, sconvolto dalla morte della nonna, avvenuta in luogo lontano dal suo mondo metropolitano, si sente per la prima volta completamente solo, in una terra che gli è apparentemente ostile e selvaggia; 44-04 di Enrico Caroti Ghelli (7 min); Je t'aime moi non plus di Mauro Basile e Paolo Mele (5 min. 8 sec) Ci sono amori che, anche se passionali, non riescono ad andare oltre le difficoltà ed altri che, invece, riescono a superare ogni difficoltà, ogni pregiudizio; Un uomo nervoso di Carbone Alberto (23 min) La progressione della follia di un uomo che non tollera l'occhio del suo padrone (liberamente tratto da”Il cuore rivelatore”di E.A.Poe); Indelebile di Elisabetta Bernardini (15 min. 30 sec); Run the gauntlet di Marco Romero (5 min) in una società meccanizzata, un personaggio affronta le sue limitazioni per poi scoprire che, pur cambiando, continua ad essere diverso; Il bacio della tarantola di Valentina Romano (9 min. 30 sec) il bacio della tarantola è un omaggio agli studi della regista effettuati sul fenomeno del tarantismo; Cicala bisness di Entrange Produzioni e Brain Flushvideotrix (6 min. 40 sec) l'abbandono della propria nicchia. L'abbaglio della ricchezza…emerge tutto il peso delle scelte personali che in un contesto di degrado ambientale e sociale acquistano importanza collettiva. I nostri personaggi attraversano paesaggi in continua mutazione, in cui lo sradicamento dal proprio contesto rurale coincide con lo smarrimento e la perdita della propria identità e del reale.
Michele Sarcinelli