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A Molfetta domani in Consiglio comunale la mozione 'Acqua Bene Comune' E' stato confermato che la "Mozione Acqua Bene Comune" verrà discussa alle 17.30 e affrontata durante il Consiglio comunale quale secondo punto all'ordine del giorno
21 ottobre 2010

MOLFETTA - Dopo aver dovuto rimandare ad altra seduta la discussione sugli ultimi punti all'o.d.g. del 27 settembre scorso, è stato confermato che la "Mozione Acqua Bene Comune" verrà discussa e affrontata, durante il Consiglio Comunale cittadino di domani quale secondo punto all’ordine del giorno.

Le richieste oggetto della mozione:

-la nomina immediata di una commissione Consiliare Speciale col compito di integrare e modificare lo Statuto comunale inserendo esplicitamente che l'acqua è un diritto umano universale e inalienabile, che l'acqua è un bene comune pubblico e l'accesso all'acqua deve essere garantito a tutti come servizio pubblico privo di rilevanza economica.  

-l'adesione del Comune alle iniziative del coordinamento nazionale ‘Enti locali per l'Acqua Bene Comune’ e per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato

-l’assegnazione a tale commissione di un termine massimo di 30 giorni per la conclusione dei lavori e l'approvazione definitiva nel successivo Consiglio comunale
 
Dopo il milione e 400-mila firme raccolte in Italia e le 2.300 firme raccolte a Molfetta per i referendum contro la privatizzazione del servizio idrico, come ‘Comitato Cittadino’ ribadiamo che l'acqua, il diritto all'acqua e ai beni comuni, non può essere lasciato alla libera gestione di un qualsiasi imprenditore, non si può, come si dice, liberalizzare, privatizzare o affidarne la gestione a competitività e concorrenza.
Pertanto chiediamo al Comune di Molfetta di ascoltare le richieste e la voce dei propri cittadini e di inserire nel Statuto della città un articolo in cui si definisca l'acqua e tutti i servizi comunali di interesse generale beni comuni privi di rilevanza economica. L’acqua non è una merce!
Con il presente comunicato invitiamo il signor sindaco, il presidente del Consiglio comunale e i consiglieri a impegnarsi a votare tale mozione affinché si riunisca al più presto la commissione Consiliare, per tutte le motivazioni che nella nostra richiesta sottolineiamo e tutti i cittadini affinché tale seduta sia il più possibile partecipata.
Si scrive acqua, si legge democrazia!
Il Comitato ha una pagina su Facebook rintracciabile scrivendo: Comitato molfettese per i 3 referendum per l'acqua pubblica.
 
Per maggiori informazioni: www.acquabenecomune.org
Autore: Q
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PARLAMENTO DEI GIOVANI PER L'ACQUA - Tale Parlamento si è riunito in prima sessione nel Quebec il 22 novembre 2002 e ha lavorato in vista dell'appuntamento del Terzo Forum Mondiale dell'Acqua di Kioto del marzo 2003, al fine di coinvolgere i giovani adolescenti sulle problematiche legate alla tutela e all'uso sostenibile di questo bene comune. – LA LEGGE DELL'ACQUA – Il testo è stato approvato dal Parlamento Mondiale dei Giovani per l'Acqua in Quebec nel 2002. L'acqua deve essere considerata come elemento essenziale che contribuisce a vcreare solidarietà sociale e l'equità all'interno di comunità, paesi, società e generazioni. La comunità internazionale, le autorità pubbliche a tutti i livelli e la società civile sono responsabili in eguale misura dell'accessibilità all'acqua potabile e al trattamento di tale risorsa per tutti gli esseri viventi. – QUINDI IL PARLAMENTO MONDIALE DEI GIOVANI PER L'ACQUA DECRETA QUANTO SEGUE: 1. – L'acqua costituisce parte del patrimonio mondiale. 2. – L'acqua, come l'aria, è parte del patrimonio pubblico. 3. - La facilità di accesso all'acqua potabile e a condizioni igieniche adeguate sono un diritto umano. L'acqua pulita è un diritto fondamentale per tutti gli esseri viventi . 4. - Nessuno deve sprecare o inquinare l'acqua. 5. – L'acqua è una risorsa naturale limitata, essenziale per la vita in tutte le sue forme, fondamentale per la salute e per la prosperità di tutti i popoli, e per la stabilità politica di tutto il mondo; l'acqua non deve essere considerata una merce nel suo stato naturale, a meno che non sia trasportata. 6.-I parlamentari devono approvare leggi per educare la popolazione e regolare le attività industriali per ciò che riguarda l'utilizzo dell'acqua. - Seguono altri 15 articoli e condizioni che completano il testo del Parlamento dell'Acqua. (vedi: Google – Il Parlamento dei Giovani per l'Acqua) - Evitiamo e opponiamoci con tutte le nostre forze alla commercializzazione privata dell'acqua.

"Se, nei prossimi dieci o quindici anni, non verrà concertata nessuna azione svolta a garantire la fornitura dell'acqua in un quadro mondiale efficace di regolamentazione politica, economica, giuridica e socioculturale, il suo dominio provocherà innumerevoli conflitti territoriali e condurrà a rovinose battaglie economiche, industriali e commerciali" (R.Petrella, Consigliere Commissione Europea, prof.Univ.Cattolica di Lovanio e Presidente del Club di Lisbona). L'acqua è destinata a rivestire un'importanza sempre più rilevante nei rapporti ntra gli Stati, con il rischio di dare origine a violenti conflitti. E' chiaro, quindi, che la principale fonte di vita dell'umanità si sta trasformando in una risorsa strategica vitale. Tuttavia, per quanto riguarda la gestione dell'acqua, c'è da fare i conti con un crescente fenomeno di privatizzazione, legittimata anche a livello mondiale. Durante il 2° Forum Mondiale sull'Acqua, svoltosi all'Aia dal 17 al 22 marzo 2000, è stata approvata una Dichiarazione Ministeriale perlomeno discutibile, che sancisce la vittoria della concezione dell'acqua come bene di mercato e non come diritto naturale di tutti. La privatizzazione dell'acqua fa gonfiare i prezzi dell'acqua in maniera smisurata. Il capitale privato è consapevole del fatto che i servizi per l'acqua sono diventati redditizi. Le grandi multinazionali spingono perchè si sviluppi il mercato dell'acqua. Dobbiamo opporci con tutte le nostre forze, perchè questo non avvenga. L'acqua è un patrimonio dell'umanità, è un diritto inalienabile individuale e collettivo, appartiene più all'economia dei beni comuni.


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