25 Aprile, il presidente del consiglio regionale Pepe: “La festa di tutti gli italiani”
MOLFETTA - 24.4.2006
Un messaggio ai pugliesi del presidente del Consiglio regionale, prof. Pietro Pepe (nella foto), nella ricorrenza del 25 Aprile.
“Domani in tante città pugliesi sarà ricordata la festa della Liberazione dalla dittatura fascista. Il Consiglio regionale della Puglia si unisce idealmente a tutti i cittadini che scenderanno in piazza per valorizzare la data fondamentale della riconquista della libertà e nei prossimi mesi, con una mostra, ricorderà le tappe fondamentali della rinascita della democrazia in Italia.
La ricorrenza del 25 aprile – la festa di tutti gli italiani - conserva intatta la sua validità. Migliaia e migliaia di uomini e donne sono morti per riconquistare la libertà e per ridare dignità ad un Paese che il fascismo aveva gettato nell'inferno della dittatura. E' bene ricordarlo e far conoscere ai nostri giovani cosa è stato il periodo del fascismo e l'ingente battaglia politica e morale condotta dagli italiani per liberarsi dal totalitarismo.
Oggi, forse, si è portati a credere che la democrazia sia un dato acquisito. Non è così. La democrazia non è un regalo, ma è il risultato di una dura e lunga battaglia. Quella battaglia che hanno combattuto i nostri padri e i nostri nonni nell'interesse esclusivo del Paese e dei suoi cittadini.
Dopo decenni di confronto, di dibattito, l'effetto positivo della democrazia ha pervaso tutto il Paese, che fortunatamente ha superato le divisioni laceranti del passato. Eppure, a volte si manifesta la tentazione a dimenticare, se non proprio a rimuovere, il significato simbolico di quella data. Tutti abbiano il dovere di vigilare affinché il 'tempo non ne consumi il patrimonio morale, civile e politico', come ha scritto, in un libro di memorie, l'ex ministro Tina Anselmi.
L'Italia libera e democratica si fonda proprio sul significato simbolico del 25 aprile. Chi ha a cuore la memoria del proprio Paese non può dimenticare le tappe essenziali della formazione della sua identità.
La festa della Liberazione si lega con la valorizzazione della Costituzione, che conserva il suo valore sociale e culturale frutto dell'impegno della generazione dei padri della Repubblica che – mettendo da parte le divisioni politiche e culturali che pure nell'Italia del dopoguerra erano marcate – seppero costruire un sentire comune, un orizzonte di valori condivisi sui quali far rinascere la democrazia nel nostro Paese.
Fu la filosofia dell'ascolto, del dialogo reciproco, della ricerca di un'unità di fondo, a caratterizzare positivamente quella fase storico-politica, nonostante le intemperie della geopolitica.
L'Italia è rinata nel dopoguerra grazie alla condivisione dei valori fondamentali sanciti dalla Costituzione repubblicana.
E su questa base si ispira lo statuto regionale della Puglia che all'art. 1 afferma il valore della Liberazione ed esalta l'impegno di coloro che si sono battuti per la democrazia nel nostro Paese.
L'auspicio che ci anima è che tutto il Paese, anche in questa fase storica, così come accadde in passato, sappia ritrovarsi attorno ai valori condivisi della democrazia e del reciproco rispetto”.