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“Notte di fuoco? Non mi sembra: danneggiati solo alcuni cestini e una vettura bruciata” L’assessore alla sicurezza Pasquale Mancini si difende: abbiamo peccato in comunicazione
15 gennaio 2018

Grandi polemiche hanno infiammato il panorama politico cittadino e i social network sulla notte di Capodanno a piazza Paradiso. Quindici ha provato ad approfondire la questione con l’assessore al Marketing territoriale Pasquale Mancini. Alle Forze dell’Ordine sono state affiancate guardie giurate ma sono stati ugualmente esplosi botti e un’auto è andata a fuoco. Si sarebbe potuto fare di più? «Quella sera erano presenti tre pattuglie di Carabinieri, pattuglie della Guardia di Finanza, agenti di Polizia Locale (fino a una certa ora) e tre pattuglie di vigilanza armata che avevamo convenzionato, sia per la notte del 24 sia per la notte del 31 dicembre. In precedenza, con la Guardia di Finanza, siamo stati davanti ai negozi che vendevano materiale e dove si è notato un particolare movimento. Dai controlli non è emerso niente, ma la stessa presenza ha permesso che non si sparasse come gli altri anni. Risiedo nel quartiere e, tra l’altro, fino alle 23.45 sono stato in piazza Paradiso. Io c’ero, molti del Comitato di quartiere erano fuori, da amici, e hanno poi raccolto le giuste proteste degli anziani della piazza. Se si è sparato per mezz’ora mentre negli anni precedenti si sparava per giorni. Quest’anno sono stati danneggiati due cestini dei rifiuti (quelli in pietra) e due per le feci canine. Il Capodanno a piazza Paradiso è stato questo. Non ci sono state .batterie. nel centro della piazza. Un altro discorso è quello dell’autovettura: rovesciata e data, chiaramente, alle fiamme. Non è stato un .botto.. Ho parlato con chi ha visto l’auto: l’auto è stata rovesciata e poi data alle fiamme, non ci sono segni di esplosioni precedenti. L’auto incendiata è la 263sima in otto anni in cui hanno governato varie amministrazioni e, in cui, come assicuratore, ho più volte chiesto di capire perché i Vigili del Fuoco scrivessero sui verbali .NDD. (natura da determinarsi). Quello delle auto è da 8 anni un problema serio, per il quale io e il Sindaco andremo presso la Procura della Repubblica di Trani per capire che cosa accade. Andremo ad esporre un disagio, a esporre un problema alla Magistratura, dicendo che da 8 anni accadono queste cose. Dopo qualche giorno sono andate a fuoco altre due auto, di cui una a gas, in via Manzoni, angolo via Cristoforo Colombo. Io ero sul posto, come ero sul posto alla Madonna dei Martiri, quando ci sono stati i problemi di ordine pubblico, ero sul posto a Capodanno a piazza Paradiso, ero sul posto l’altra sera. Io corro sempre sul posto. Non sto a casa, al telefono. E con grande fastidio ho visto dei ragazzi che ridevano, con grasse risate, di quanto accadeva. Molfetta ormai si è adeguata a beccarsi le auto incendiate. Io no, io non mi sono adeguato; per cui insieme ai Carabinieri, col loro aiuto fondamentale conto di andare a fondo a questa vicenda che, ripeto, attiene almeno agli ultimi 8 anni. Bisogna tener presente anche che, al Comune di Molfetta, abbiamo ricevuto in eredità da chi ci ha preceduto, 30 vigili urbani, in età media abbastanza alta, in qualche caso molto sindacalizzati o molto sfiduciati. Questo è un problema che non è sorto negli ultimi cinque mesi, ma che per anni non è stato tenuto in considerazione. Abbiamo trovato un concorso già espletato con caratteristiche che non abbiamo scelto noi. Da esso attingeremo appena possibile alle unità che servono per rinforzare il Corpo, del qualesposteremo la sede operativa e che proveremo in qualche modo a riorganizzare per fare sì che le poche unità di cui disponiamo possano lavorare meglio. Oltre a questo lo stiamo dotando degli strumenti che hanno in tutti i Comuni d’Italia, in cui con un clic fai la contravvenzione e c’è la certezza che abbia un percorso che non si possa mai perdere. Anche sulla ZTL abbiamo fatto degli interventi importanti, a partire dalla migliore collocazione della segnaletica di piazza Municipio. Contiamo di ridurre drasticamente, come da richiesta del Consiglio comunale, il contenzioso e di far sì che chi sbagli debba realmente pagare». Sono stati individuati gli autori dei danneggiamenti? «Con la Vigilanza, con i Carabinieri e con l’ausilio delle telecamere stiamo verificando gli eventi, sia per individuare chi possa essere colpevole del danneggiamento dell’autovettura sia per capire dove si trovassero le pattuglie. Non dimentichiamo che non c’è solo piazza Paradiso ma anche il resto del quartiere, il centro storico ecc. Nessuno dice, ad esempio, che quest’anno nel Centro storico non ci sono stati né botti né danni». Conoscendo la problematicità di piazza Paradiso, perché non si è pensato a un evento così come è accaduto negli anni scorsi? «Negli anni passati si è fatto un solo concerto. Ha piovuto e, comunque, hanno sparato nelle strade adiacenti. Per la verità a Natale, proprio a Piazza Paradiso, abbiamo realizzato due eventi: tre giorni di eventi e non solo uno. Sarebbero gli eventi dei primi giorni di dicembre con Molfetta Insieme e il 21 dicembre con la Diolovuole Band. Forse abbiamo peccato in comunicazione». Numerose sono state, però, le polemiche sino a giungere, da parte di alcuni, alla richiesta di dimissioni. «Noi stiamo lavorando seriamente, noi proviamo essere efficaci. Se mi fanno essere efficace resto come assessore. Per quanto riguarda le richieste di dimissioni: io ho un lavoro, al quale sto sottraendo tempo come lo sto sottraendo alla mia famiglia e ai miei interessi. L’ho fatto perché occorreva dare una mano alla città. Se qualcuno ritiene che non vada bene sarò felicissimo di tornare alle mie cose». Per il futuro di piazza Paradiso? «Piazza Paradiso ha due ordini di problemi. Il primo è che una piazza mercatale costretta a diventare un buco vuoto soffre, come soffrirebbe un ragazzino che vuole fare il ballerino e il papà lo costringe a fare il lottatore di sumo. Quella piazza è nata per essere viva, così non serve a niente e tutto questo spazio vuoto eccita le menti delle persone. Se poi creiamo anche, con un battage pubblicitario, la grande attesa sul disastro della notte di Capodanno è ovvio che chi vuole balzare agli onori delle cronache, va a compiere esattamente lì a far esplodere .bombe.. A quanto ci dicono gli operatori che partecipano al mercato delle autoproduzioni, hanno molto più successo di quando vanno in piazza Municipio, perché lì la gente va e fa la spesa. Io vorrei anche cambiarle il nome in piazza Mercato invece di piazza Paradiso, perché oramai è un simbolo. Tra l’altro nel 1993, 25 anni fa, ero tra coloro (con l’assessore Franco Sgherza) che l’hanno sgomberata. Ora mi ritrovo dopo 25 anni che la situazione è questa, qualcosa non ha funzionato in questi 25 anni. Pensiamo di incentivare questi mercati serali e se riusciamo a trovare il modo per fare dei farmers market, dei mercati dei contadini che . con poco successo . abbiamo tentato di fare con le casette a Natale. Perché dovete sapere che l’iniziativa è andata bene tranne che per circa 5-7 giorni, perché abbiamo pensato di affidarle a una confederazione di agricoltori che non ci sono andati. Poi ho preso in mano la situazione e sono state sempre piene, anzi alcune associazioni di volontariato ci hanno ringraziati perché hanno avuto un grande successo. Ho lanciato una provocazione ai cittadini, chiedendo loro “Cosa ne facciamo di piazza Paradiso?”. Io ho la mia idea, ma le idee vanno mediate, ci può essere qualcuno che abbia un’idea migliore. Penso sia un atto di umiltà, di condivisione e di ascolto. Poi la gente riesce a protestare anche sulla condivisione ». ©Riproduzione riservata

Autore: Isabella de Pinto
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