Recupero Password
L'Unione degli studenti denuncia: alcuni presidi selezionano gli alunni per classe sociale. Avviene anche a Molfetta? Il malcostume discriminatorio avviene in Puglia, ma non è escluso che anche nella nostra città ci siano dirigenti che abbiano fatto queste scelte. Invitiamo i lettori a denunciare a “Quindici” eventuali situazioni di questo tipo
28 febbraio 2012

BARI - Torna in auge nelle scuole pugliesi l’antica pratica di individuare la composizione delle classi secondo criteri legati all’omogeneità della classe sociale. «Come segnalato dalla Circolare dell’USP – dice un comunicato dell’ UDS Puglia e della Direzione Nazionale Unione degli Studenti - molti sono i Dirigenti Scolastici che su richiesta di alcuni genitori vanno a creare della classi d’elite composte da quei privilegiati, baciati dalla dea bendata per essere nati in una famiglie benestanti, che non si possono sporcare le mani in classi in cui siano presenti studenti provenienti da un’estrazione sociale più umile.

La scuola italiana, che già risulta classista rispetto la divisione culturale e sociale che vede da una parte i Licei, dove si formano (teoricamente) le prossime classi dirigenti, e gli Istituti Tecnici e Professionali, luogo di parcheggio dei figli delle classi sociali meno abbienti, trova ora un’ulteriore declinazione di tale classismo all’interno delle scuole stesse. La creazione di classi d’elite e di classi ghetto ci lascia sgomenti, non solo rispetto al risultato effettivo che provoca, ma soprattutto rispetto al messaggio educativo e pedagogico trasmesso agli studenti nel momento in cui tali orchestrazioni tra famiglie e Dirigenti si creano.
La scuola è uno spazio di crescita non solo rispetto l’ambito dell’educazione formale, ma soprattutto rispetto l’ambito culturale e sociale, motivo per cui ci si aspetterebbe un po’ più di responsabilità da chi le gestisce».
Questo malcostume avviene anche a Molfetta? Ci auguriamo di no, ma invitiamo i lettori a segnalare a “Quindici” eventuali casi di scelte discriminatorie da parte dei dirigenti scolastici locali.
 
Nominativo
Email
Messaggio
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
“Il mondo di oggi è in preda a continui cambiamenti, che caratterizzano la nostra epoca come un periodo di profonde trasformazioni sociali. In pari tempo, le dimensioni dei conflitti di classe e il carattere rivoluzionario dei cambiamenti che hanno influenzato lo sviluppo umano nel nostro secolo – e particolarmente negli ultimi cinquant'anni – hanno prodotto un crescente interesse per l'opera di Marx. In questo quadro numerosi problemi ci stanno di fronte. Quali sono le cause, quali la direzione principale dei cambiamenti sociali più importanti che oggi si verificano? Quale classe rappresenta il nocciolo dei maggiori eventi rivoluzionari dell'era contemporanea? Quale è l'influenza della lotta delle classi szul progresso dell'umanità? I concetti di classe e di lotta delle classi assolvono un ruolo importante nella concezione marxiana delle reciproche relazioni tra lo sviluppo delle forze produttive e i rapporti di produzione. Secondo tale concezione, un processo di trasformazione si verifica quando le formazioni economiche-sociali superate vengono sostituite da altre nuove e più progressive. E' noto che la scoperta delle classi sociali e dei conflitti sociali venne compiuta da numerosi studiosi prima di Marx, come questi ammise volentieri. Nella sua lettera a Weidemeyer del 5 marzo 1852 Marx scrisse: “Quanto a me, non mi attribuisco alcun merito per la scoperta dell'esistenza delle classi nella società moderna e delle loro lotte. Molto tempo prima di me gli storici borghesi avevano descritto lo sviluppo storico della lotta delle classi egli economisti borghesi la loro anatomia economica”. In questa lettera Marx ridicolizzava sia la presuntuosa affermazione di Disraeli sul desiderio dei circoli dirigenti inglesi di mettere fine alla lotta di classe, sia gli attacchi di C.G. Carry, un economista americano, contro Ricardo, Mill e altri studiosi europei che egli accusava “per i loro sforzi di provare che la base economica dell'esistenza delle varie classi provoca un antagonismo immanente e sempre crescente tra le classi e divide la società, aprendo la strada alla guerra civile”. Engels scrisse in una lettera del settembre 1890 a Joseph Bloch: “La situazione economica è la base, ma i diversi momenti della sovrastruttura – le forme politiche della lotta di classe e i suoi risultati, le costituzioni promulgate dalla classe vittoriosa dopo aver vinto la battaglia ecc., le forme giuridiche e persino i riflessi di tutte queste forme reali nel cervello di coloro che vi partecipano – esercitano pure la loro influenza sul corso delle lotta storiche e in molti casi ne determinano la forma in modo preponderante. Vi è azione e reazione reciproca di tutti questi fattori, ed è attraverso di esse che il movimento economico finisce per affermarsi come elemento necessario in mezzo alla massa infinita di cose accidentali.”



Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet