WWF Molfetta, denunciati 3 individui per richiamo elettromagnetico per quaglie di tipo illegale
MOLFETTA - Non conosce sosta l'attività di vigilanza delle guardie volontarie del Wwf. Nell'ultima settimana, in tutta la provincia di Bari e nell'area del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, sono stati effettuati alcuni appostamenti nell'ambito dell'attività antibracconaggio.
Nella notte tra sabato e domenica, in agro di Mariotto, sono stati localizzati tre individui nelle immediate vicinanze di un richiamo elettromagnetico per quaglie di tipo illegale. Dopo aver seguito gli spostamenti e le azioni dei bracconieri, i volontari hanno allertato il Corpo Forestale dello Stato.
Intervenuti gli agenti della Forestale è scattato il controllo che ha portato al sequestro del richiamo e alla denuncia a piede libero di uno dei tre individui, un giovane cacciatore di vent’anni, residente a Mariotto, possessore del porto d’armi da circa due anni, per utilizzo di mezzi non consentiti durante l'esercizio venatorio, in violazione della legge 157/92.
Poco dopo gli agenti del Corpo Forestale dello Stato e le guardie volontarie del Wwf, sempre nel territorio di Mariotto, hanno sequestrato un altro richiamo illegale per la caccia alle quaglie.
Questo genere di richiami viene tenuto in funzione tutta la notte, attirando le quaglie in una zona stabilita, facilitando la loro mattanza alle prime luci dell’alba.
Colpisce il fatto che il giovane abbia ricevuto il porto d’armi solo da due anni. In brevissimo tempo, dunque, si è trasformato da cacciatore in bracconiere – ha dichiarato Pasquale Salvemini, coordinatore regionale delle guardie volontarie Wwf – Particolare che diventa emblematico della facilità con cui viene concesso il porto d’armi e della cattiva gestione dei corsi di formazione necessari per ottenere la licenza di caccia.
Ha, poi, proseguito, ringraziando il comando della stazione del CFS di Cassano Murge per l’impegno profuso nell’attività svolta e auspicando, a breve, ulteriori interventi per ridurre le azioni di bracconaggio che spesso si verificano anche all’interno del parco.