Varata la “Società Porto”, un progetto discutibile
MOLFETTA – 4.7.2003
E' stata lunga e faticosa la gestazione per far nascere la Società del Porto: ci sono voluti 8 mesi per discutere e ridiscutere all'interno della maggioranza di centrodestra sul perché e sul come creare una società che gestisca finanziamenti destinati al Comune.
Alla fine in Consiglio comunale c'erano solo 17 consiglieri di maggioranza, i rimanenti 6 hanno preferito disertare l'aula.
“Non è più plebiscitario il voto in Consiglio. Chi non ha rinunciato ad usare il proprio cervello per analizzare le proposte e valutare le decisioni è ormai stanco di assecondare i capricci dei decisionisti di turno – dice il consigliere della Margherita, Maria Sasso.
Il Comune riceverà 5 miliardi di vecchie lire all'anno per 20 anni per ampliare e integrare il porto marittimo; si tratta di finanziamenti gestibilissimi all'interno della struttura comunale, magari con la collaborazione di qualche consulente esterno, ed invece si decide di esternalizzare la gestione di questi fondi.
Ci siamo chiesti il perché e la motivazione possibile è solo una: creare i presupposti per eludere i controlli e gli obblighi di trasparenza propri dell'ente pubblico. D'altra parte questa amministrazione è specialista nell'eludere i controlli infatti, nonostante la legge lo preveda espressamente, i rappresentanti dell'opposizione sono stati illegittimamente esclusi da tutti gli organismi di controllo (revisori dei conti, comitato dei sindaci, consigli di amministrazione di tutti gli enti controllati dal Comune).
Formalmente, per statuto, questa Società si candida a gestire i servizi portuali: peccato che, per legge, il Comune può creare solo società per gestire servizi di cui è competente e, quelli del Porto, sono invece servizi di competenza dell'Autorità Marittima! Una società priva di qualsiasi senso e ricca di indennità da elargire agli amici degli amici. Si tratta nei fatti di una scelta di facciata perché non esiste un piano che ne definisca le attività né uno studio di fattibilità che la giustifichi e che ne qualifichi i vantaggi in termini economici o di efficacia o di efficienza.
La delibera parte con l'elenco delle cause di crisi del porto individuate "nella mancanza di programmazione di settore, nelle difficoltà di gestione e nell'assenza di manutenzione", ma alla richiesta di conoscere quale programmazione fosse stata ipotizzata e quali siano i problemi di gestione e di manutenzione, l'Amministrazione non ha saputo rispondere.
La verità è che non c'è stato alcuno studio, è mancato completamente l'approfondimento della conoscenza della situazione in cui si sta intervenendo. Sono stati invece affrontati in questi 8 mesi altri problemi "prioritari" per l'Amministrazione, tutti riconducibili alla lottizzazione di ruoli e funzioni dirigenziali all'interno della Società.
Questo a conferma che la società "Molfetta Porto" non nasce per rispondere agli interessi della città, ma per alimentare il potere decisionale di pochi individui, non eletti, che assumono così impropriamente poteri politici di notevole rilievo e soprattutto arbitrari”.
Insomma, un progetto che fa discutere, un progetto discutibile.