Unione di centrosinistra, i movimenti: no al trasformismo
MOLFETTA - 1.9.2005
Approvato da Casa dei Popoli, ARCI-Cavallo di Troia, il Movimento del Buon governo, Le Passioni di Sinistra, Cobas-comitati di base, CGIL, Laboratorio di democrazia partecipata, nell'assemblea pubblica tenutasi nella Fabbrica di San Domenico, ieri 31 agosto, il documento, indirizzato fondamentalmente ai partiti dell'Unione, di cui Quindici on line ha già dato notizia nei giorni scorsi.
“Ci riconosciamo nel progetto nazionale de L'Unione, siamo disposti a parlare e confrontarci con tutti per rendere la nostra coalizione e il suo “progetto” il più largo e condiviso possibile, rifiutando qualsiasi tipo di trasformismo”. È questo sicuramente il suo passaggio più importante, quello che è stato richiamato da molti degli intervenuti, rappresentanti delle associazioni firmatarie, ma anche comuni cittadini interessati.
Il timore più diffuso è parso quello che i partiti dell'Unione, pur di battere il centro destra, siano disposti a fare spazio nella coalizione a personaggi con un passato o addirittura un presente nel centro destra.
Fra coloro che hanno preso la parola nell'assemblea c'è stato chi è andato addirittura oltre, chiedendo garanzie anche sulla formazione della squadra, spingendosi a chiedere che il futuro candidato non scelga quali assessori chi negli ultimi dieci anni abbia rivestito ruoli amministrativi, sia per il centro sinistra che per il centro destra.
Altri hanno posto l'accento sull'importanza che il processo di partecipazione, del resto avviato dai stessi partiti dell'Unione con il coinvolgimento degli stessi movimenti e gruppi, non si fermi e riguardi anche il programma, visto che è altrettanto importante il cosa fare di questa città, oltre che il chi lo farà.
In quanto alle primarie, non è parso che siano considerate da tutti di per sé, indipendentemente dalla situazione contingente venutasi a creare a Molfetta, un valore, uno strumento di democrazia. Qualcuno ha sì chiesto che siano estese anche all'individuazione dei candidati di centro sinistra a Camera e Senato, ma la posizione prevalente è stata piuttosto quella di ricorrervi solo nel caso in cui non si riesca a convergere su un nome ben accetto a tutti.
Il documento è stato virtualmente consegnato ai partiti, di cui molti segretari erano presenti in platea, silenziosi, ma attenti osservatori.
Lella Salvemini