MOLFETTA - Un lettore, che si firma Angelo C., scrive a “Quindici” una lettera aperta al sindaco Antonio Azzollini sul nuovo porto, suggerendo delle idee e avanzando delle ipotesi di utilizzo della costruenda struttura e auspicando un rilancio e una valorizzazione del quartiere di ponente della città, oggi più degradato rispetto a quello di levante.
Ecco la sua lettera:
«All’ill.mo Sig. SINDACO di Molfetta.
Passeggiando lungo il Porto di Molfetta cercavo di immaginare il nuovo Porto di Molfetta. Questo Porto che è il frutto della sinergia tra pubblico e privato senza pregiudizi ideologici. Quando l’interesse non è soltanto il profitto, ma la collettività.
E’ l’esempio che anche in tempi di crisi, quando è presente lo spirito di collaborazione istituzionale e il coraggio imprenditoriale, si può avere la fiducia delle banche e costruire opere importanti.
La nuova struttura che finalmente potrà rivolgersi a un target d’imbarcazioni medio-grandi. La vendita di posti barca è quindi sarà rivolta non solo ai diportisti della città e della Puglia, ma anche a quanti, a livello nazionale e internazionale, vogliano usufruire di una struttura di eccezione, ai massimi livelli di comfort ed efficienza dei servizi, per la fruizione turistica delle coste pugliesi e italiane.
I cantieri navali molfettesi costituiranno uno dei tratti essenziali dell’identità del porto, fornendo assistenza specializzata ad alto livello per grandi imbarcazioni, garantendo competitività alla struttura sul mercato internazionale. Sicuro che la realizzazione del nuovo Porto di Molfetta costituirà una forte leva per la crescita delle imprese e dei servizi locali, con un impatto economico significativo sul territorio e sull’occupazione professionale e imprenditoriale, questo grazie sopratutto alla disponibilità di “spazi commerciali di prestigio” messi in vendita all’interno della sua area e nella nuova zona ASI.
La presenza di parchi divertimenti come “Miragica” e strutture come Fashion District e Ipercoop contribuiranno a dar luogo a un vero e proprio polo di eccellenza dei Porti turistici vicino Bari. Per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, speriamo che il Porto sarà realizzato attraverso un percorso volontario di certificazione ambientale, UNI EN ISO 14001, applicato alle attività di gestione dei servizi portuali.
Forte della sua ubicazione, si trova a soli 25/30 Km dal centro di Bari, il Porto di Molfetta diverrà un polo di riferimento per il turismo nautico anche per le soluzioni adottate secondo principi di eco-sostenibilità, bioedilizia, e delle nuove risoluzioni in ambito del risparmio energetico.
L’utilizzo d’impianti fotovoltaici garantirà un risparmio energetico non solo al Porto ma “speriamo anche in impianti turistici previsti nei migliori porti italiani. La possibilità di costruire dei residence, centro congressi, spa, alberghi nel palazzo ex Dogana, impianti sportivi comunali, la piscina, la possibilità di avere anche a Molfetta uno yacht club, creare spazi commerciali in vendita, un vero fiore all’occhiello per la nautica da diporto. Avrà un indotto occupazionale e flussi turistici da valorizzare.
Per questo Le chiediamo che l’Amministrazione prenda davvero in considerazione il fatto di rivalutare la zona di PONENTE e delle strutture completamente abbandonate adiacenti ad una nuovissima costruzione come la nuova Capitaneria di Porto e rilanciare una zona attualmente un po’ troppo criticata e abbandonata.
“Per troppi anni l’Italia ha visto passare le grandi barche che navigano nell’Adriatico senza offrire loro un approdo adeguato, non sfruttando a pieno le potenzialità turistiche del nostro Paese”.
Perché i porti devono essere di tutti e non solo di una parte e per tale motivo ritengo che sarebbe una buona idea ribattezzarlo “Porto della PACE” e rilanciare la città in una nuova fase di progressione!!!! Sarà parte del tessuto urbano, sociale ed economico. Un vivo ringraziamento al Sindaco e al suo Staff affinché la città possa riavere il Porto più versatile della regione e che rilancerà la competitività del territorio verso un concetto europeo di città.
Cordiali saluti»
Angelo C.