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Un lettore allarmato scrive a “Quindici”: incendi a ridosso delle case nei comparti 4 e 5 di Molfetta durante la pulizia delle sterpaglie
07 giugno 2015

MOLFETTA – Un lettore scrive a “Quindici” allarmato per i rischi di incendio a causa del taglio dell’erba secca nei comparti 4 e 5 della nuova zona di Molfetta.

Ecco la sua lettera:

«Egregio Direttore,
la prego di credermi che, tra le priorità delle attività di una domenica mattina, dopo una settimana di lavoro, non vi era quella di scrivere a “Quindici”, ma ritengo doveroso, come cittadino, segnalare un episodio a dir poco increscioso che poteva avere conseguenze ben più gravi.
Da alcune domeniche ormai,  già intorno alle ore 6,00, i residenti dei comparti 4 e 5  a ridosso dell'uscita Molfetta- Terlizzi della S.S. 16 bis, vengono sistematicamente svegliati dal dolce cinguettio degli uccelli e dalle macchine utilizzate dagli operai che si occupano della rasatura dell'erba secca dei terreni circostanti.
Questa attività dovrebbe avere come fine la prevenzione degli incendi a ridosso delle zone abitate. Credo altresì che dette sterpaglie non debbano essere bruciate, ma raccolte da mezzi e operai qualificati che provvederanno allo smaltimento.
Tutto ciò questa mattina non si è verificato. Da poco prima delle 6,00, un mezzo guidato da un operaio provvedeva alla rasatura del terreno circostante la rotonda con gli ulivi di largo Paul Harris. Con alcuni colleghi arrivati successivamente, raccoglieva le sterpaglie in un mucchio a cui veniva dato fuoco.
Al rumore del mezzo, si  è aggiunto lo scoppiettio delle sterpaglie e delle foglie di un arbusto che stavano bruciando. L'incendio non era più sotto controllo poiché è arrivato a lambire alberi da frutto. Il fumo denso ha invaso la confinante S.S. 16 bis. Ho provveduto ad allertare i Vigili del fuoco i quali hanno confermato che non  si devono bruciare le sterpaglie, chiedendomi, altresì di tenermi in contatto in caso di ulteriore aggravamento della situazione.
Sul posto è giunta un'autovettura dell'ASM mentre gli operai cercavano di domare l'incendio con i pochi rami tagliati sopravvissuti. La situazione deve essere apparsa critica pure ai colleghi accorsi se hanno pensato bene di far giungere un'autobotte grazie alla quale sono riusciti a domare l'incendio.
Dai balconi delle nostre case si gode, da stamattina, di una splendida veduta di terreno bruciato, oltre ad aver  respirato fumo. Come cittadino mi chiedo se è possibile delegare a degli incompetenti, a mio avviso, un servizio così importante. Ribadisco che il fumo ha invaso le corsie della S.S.16 bis. Sono altresì infuriato perché mi rendo conto che altri episodi di questo genere possono ripetersi poiché, dopo anni di sacrifici siamo riusciti ad acquistare una casa in cooperativa, con mutui ultradecennali, e a tutt'oggi abbiamo strade non asfaltate circondate da terreni incolti e non curati.
Sono inoltre dispiaciuto perché ritengo che questa Amministrazione comunale e questo Sindaco, che sta lavorando per il bene della città, che ho votato e che avrà sempre il mio sostegno incondizionato, non meritino queste figure infelici
».

Come non essere d’accordo con questo cittadino e lettore di “Quindici”? Sottoscriviamo in toto la sua lettera e chiediamo al sindaco di Molfetta, Paola Natalicchio, di revocare l’incarico a questa ditta che ha dimostrato di essere incompetente, mettendo a rischio anche l’incolumità degli abitanti della zona e degli stessi lavoratori: è vero, come sostengono alcuni abitanti della zona che gli addetti avrebbero operato senza le adeguate protezioni (mascherine e quant’altro). Come mai non sarebbero state applicate le norme di sicurezza?
Probabilmente siamo di fronte a uno dei soliti incarichi affidati dalla precedente amministrazione Azzollini, con molta superficialità, per cui si agiva senza il rispetto delle regole. E’ stata fatta una regolare gara? Qual è la ditta a cui è stato affidato l’incarico? E’ la stessa ditta che esegue i lavori, oppure questi sono stati dati in subappalto ad altri? I responsabili della ditta sanno che è vietato bruciare le sterpaglie, ma che queste vanno conferite all’Asm che provvederà allo smaltimento? I vigili del fuoco hanno provveduto a sanzionare la ditta per il comportamento fuori dalle regole? E’ questo il modo di provvedere alla manutenzione delle aree pubbliche della città?
Il sindaco qualche giorno fa ha emesso un’opportuna ordinanza anti incendi che riguarda i privati. Le ditte che eseguono i lavori di manutenzione non sono soggette anche loro al rispetto delle disposizioni di sicurezza nello sfalcio delle superfici pubbliche e obbligate al pagamento delle sanzioni da 86 a 500 euro quando infrangono le regole? Ci sembra che ci sia abbondante materia per la risoluzione immediata del contratto.
Ci auguriamo che l’amministrazione comunale provveda al più presto a risolvere la questione, per evitare che le vengano addebitate responsabilità non proprie per leggerezze altrui.

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