Un dono degli alunni della Scuola media “Giaquinto”
Nella chiesa di S. Domenico, posto ideale di incontro con la cultura, gli alunni della scuola media “Giaquinto” hanno dato vita ad una serie di canti natalizi in sintonia, è proprio il caso di dire, con la incantevole architettura della chiesa con annesso un maestoso presepe come sfondo, ricco di grande umanità interpretata dalle perfette espressioni dei vari personaggi.
La settimana prenatalizia è stata molto movimentata per le prove, nonostante l’implacabile freddo, specie quando gli alunni dovevano trasferirsi dalla scuola alla chiesa. Nulla ha potuto il freddo, di fronte alla tenace volontà dei ragazzi che hanno dimostrato di sentire profondamente questo momento e come eloquente sia stato lo spazio scelto: la chiesa appunto. Questa infatti ha contribuito alquanto alla concentrazione, ma soprattutto direi a creare un connubio perfetto tra voci corali e risonanza che si avverte in questo splendido tempio.
Mi è sembrato, quando assistevo durante le prove e in special modo la sera della rappresentazione come i ragazzi riuscivano, grazie anche al valido apporto delle professoresse: De Cesare, Solimini, Allegretta, ad interpretare alla perfezione ed interagendo con lo scenario della chiesa.
In teatro questo fenomeno si chiama collaborazione simultanea, intesa cioè come recitazione non solo della voce e del corpo dell’attore, ma anche di tutto ciò che racchiude una situazione, con luci, scene, musiche e naturalmente gli spettatori.
Questo hanno saputo dare i ragazzi, venerdì 21 dicembre scorso con semplicità e naturalezza facendo sentire in pieno i sentimenti di tutti i brani musicali proposti.
Il preside, prof. Rodolfo Azzollini è rimasto entusiasta e ha ringraziato di vero cuore gli alunni per volontà e tenacia, per il non facile lavoro affrontato anche aldifuori dell’orario scolastico. Ha ringraziato inoltre tutto il personale ATA per la proficua collaborazione, l’assessore ai servizi sociali dott. Mauro Brattoli e il sacerdote Don Franco che ancora una volta ha reso disponibile tutto lo spazio dell’intera chiesa, contribuendo a raccogliere un folto e numeroso pubblico.
Cosimo Boccassini