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Ultim'ora: è morto Guglielmo Minervini, già sindaco di Molfetta
Attualmente consigliere regionale, combatteva da tempo contro un brutto male. Aveva 55 anni ed è stato uno dei massimi protagonisti della politica pugliese degli ultimi 20 anni. Lascia moglie e due figli
02 agosto 2016
MOLFETTA
- Protagonista indiscusso dell'ultimo ventennio politico, a Molfetta e in Puglia, dapprima legatissimo al vescovo
don Tonino Bello
, simbolo dell'impegno attivo dei cittadini lontani dai partiti travolti dallo scandalo di Tangentopoli e dopo uno degli uomini chiave della nuova stagione politica segnata dall'ascesa di
Nichi Vendola
alla guida della regione. È morto questa mattina dopo una lunga, indomabile malattia
Guglielmo Minervini
già sindaco di Molfetta, attualmente consigliere regionale per la lista
Noi a Sinistra per la Puglia
.
Nato nel 1961, docente di Informatica nelle scuole superiori e Direttore Editoriale della casa editrice
la Meridiana
, si avvicina alla politica giovanissimo impegnandosi sin da subito nel mondo del volontariato, dalla parte dei bambini e delle donne del centro storico di Molfetta senza trascurare il tema della pace.
Fonda la Casa per la pace (1985) e diventa consigliere nazionale di Pax Cristi, associazione protagonista del movimento internazionale contro la guerra (presieduta in Italia in quegli anni dal vescovo di Molfetta
don Tonino Bello
al quale Minervini era legatissimo). Si batte per il riconoscimento dei diritti degli obiettori di coscienza, pubblicando sul tema due opere: l'abecedario dell'obiettore (1991) e l'antologia dell'obiettore (1992). Promuove la nascita della cooperativa "La Meridiana", diventata poi uno degli attori più dinamici nel panorama editoriale italiano dimostrando particolare impegno soprattutto nel fronte della pedagogia, del pacifismo e del cattolicesimo democratico.
Nel 1994 inizia la sua carriera politica. Mentre i vecchi partiti vengono travolti dallo scandalo giudiziario di Tangentopoli Minervini riesce ad animare una rete di cittadini e associazioni votate al rinnovamento della politica e favorevoli a un suo impegno diretto. Dopo aver vinto le prime primarie della storia della Puglia, ottiene la candidatura a sindaco e appoggiato dalle sinistre conquista palazzo di città vincendo le comunali del '94. Resta in carica sino al 2000 e racconta la sua esperienza nel libro Mar Comune (dato alle stampe nel 1997).
Successivamente contribuisce alla nascita dei Democratici e della Margherita diventando di entrambe il coordinatore regionale. Nel 2005 poi, la seconda fase del suo impegno politico. Sostiene la candidatura alla presidenza della regione Puglia di
Nichi Vendola
, allora esponente di spicco di Rifondazione Comunista e sfidante del governatore uscente
Raffaele Fitto
(Forza Italia).
Di questa nuova stagione politica Minervini è stato uno dei massimi protagonisti, venendo eletto per tre volte consecutive consigliere regionale (2005, 2010, 2015) e ricoprendo per 10 anni consecutivi la carica di assessore (
prima con delega alla trasparenza, politiche giovanili e sport, successivamente ai trasporti).
Ispiratore e poi principale sostenitore di una serie di politiche a favore delle attività giovanili (su tutte il progetto
Bollenti Spiriti
) è stato tra i protagonisti di «Open», la rete di cittadinanza attiva e protagonismo sociale che nel 2014 ne ha sostenuto la candidatura alle Primarie del centrosinistra per il ruolo di candidato governatore (poi ricoperto da
Michele Emiliano
).
Nella primavera del 2015 la clamorosa rottura con il
Partito Democratico
del quale era stato uno dei massimi dirigenti regionali e del quale non condivideva più le linee strategiche tracciate dalla segreteria politica di
Matteo Renzi
a Roma e da quella di
Michele Emiliano
a Bari.
Si candida nuovamente al consiglio regionale aderendo alla lista
Noi a Sinistra per la Puglia
(nella quale confluisce Sel). Ottenuto il terzo mandato con circa 8.000 preferenze (risultando il più suffragato della lista) è tra le anime del processo costituente che dà vita alla nuova forza politica
Sinistra Italiana
(il cui primo congresso si svolgerà alla fine di quest'anno a Roma).
Nel 2013 aveva reso pubblica la sua battaglia contro il cancro. Una battaglia condotta con tenacia e che non gli aveva impedito di continuare con il consueto impegno il suo lavoro in regione. Recentemente aveva dato alle stampe il volume “La politica generativa. Pratiche di comunità nel laboratorio Puglia” che ripercorreva con lucidità analitica e buon piglio argomentativo l'esperienza di governo delle giunte Vendola e avanzava un'articolata analisi della crisi dei partiti.
Lascia la moglie Maria e due figli, Camilla e Nicolò. I funerali, in forma strettamente privata si svolgeranno domani mercoledì alle ore 17 nella chiesetta dei Cappuccini di Giovinazzo. Il direttore Felice de Sanctis, redazione e i collaboratori di “
Quindici
” si stringono con affetto alla famiglia in questo doloroso momento. © Riproduzione riservata
Autore:
Onofrio Bellifemine
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PASCARELLA MICHELE
03 Agosto 2016 alle ore 08:53:00
Ciao Guglielmo
Rispondi
giovanni petruzzella
02 Agosto 2016 alle ore 20:43:00
Ciao Guglielmo,ricordo con commozione quando giocavi da adolescente con il mio compianto fratello Emilio sulle scale di casa,un abbraccio alla cara mamma e alla sua famiglia.
Rispondi
Michele Eugenio Di Carlo
02 Agosto 2016 alle ore 20:37:00
Un grande uomo, un politico attento solo agli interessi pubblici, un amico sempre disponibile. Una persona umile che mi ha dato molto più di quanto io abbia potuto ricambiare. Bastava un piccolo messaggio per segnalargli i tanti scempi sulla costa, cinque minuti dopo il suo intervento da assessore al Demanio era assicurato. Una perdita enorme e che ci lascia profondamente soli e amareggiati. Voglio ricordarne le bellissime parole all'indomani del convegno del 2009 «Le navi affondate al largo del Gargano. Quali risposte istituzionali a tutela della salute pubblica?»: «Bella pagina, ieri a San Nicandro Garganico. La cittadinanza attiva rompe il velo del silenzio e osa la verità... Ieri il coraggio del popolo ha vinto sulla paura del singolo». Un popolo attivo al quale solo lui sapeva dare coraggio e imprimere forza. Un sorriso, il suo, che resterà sempre nel più profondo del nostro cuore e che ci accompagnerà fino al termine dei nostri giorni. Addio grande uomo, non lasceremo che la tua impronta vada perduta. Michele Eugenio Di Carlo
Rispondi
Piero
02 Agosto 2016 alle ore 19:34:00
Che la terra ti sia lieve, caro amico mio ! Gli anni del liceo scientifico dove ora sorge la fabbrica di S. Domenico sono stati i più belli ! E già da allora si vedeva che eri una spanna sopra tutti gli altri ! R.i.p
Rispondi
ucci.pucci
02 Agosto 2016 alle ore 14:53:00
La " primavera pugliese" di Niky Vendola ha un solo nome: Minervini. Esempio di cosa un politico dovrebbe fare durante il suo mandato ( da assessore regionale ricordiamo Bollenti Spiriti) per aiutare il prossimo. Speriamo serva ( la sua dipartita) a fare meditare quei pseudo politici di cui purtroppo e' ricca la nostra Citta'.
Rispondi
MICHELOZZO
02 Agosto 2016 alle ore 13:02:00
Una notizia come questa non ci voleva in apertura di giornata. Politicamente non ho mai condiviso i suoi modi di pensare ma conoscendolo come compagno di medie prima e di liceo dopo, devo dire che il suo carattere trasmetteva serenità a chi lo trattava personalmente. Mi dispiace tantissimo che la sua correttezza intellettuale era stata tradita in nome del "renzismo" a cui i mediocri hanno aderito, estromettendo un razionale come Guglielmo dalla scena politica DEM. Ma avendo avuto come valido esempio il pensiero di DonTonino Bello, non si era perso d'animo e ha proseguito nei suoi intenti politici. Ora riposa in pace, compagno di scuola indimenticabile e amante della pace e dell'onestà concreta e intellettuale. Ciao Guglielmo.
Rispondi
saverionappi
02 Agosto 2016 alle ore 12:34:00
Ciao Guglielmo; un caro e sentito abbrraccio alla famiglia.
Rispondi
Condominio Molfettese
02 Agosto 2016 alle ore 12:14:00
Con sincero e profondo dolore. Sentite condoglianze ai famigliari tutti.
Rispondi
Vitangelo Solimini
02 Agosto 2016 alle ore 12:05:00
Un'altro protagonista politico che ci lascia. Un suggerimento, se mi è consentito, pensare più spesso al fatto che non siamo eterni. Vitangelo Solimini.
Rispondi
Nino
02 Agosto 2016 alle ore 10:44:00
Fra i pochi politici di cui non mi pento di aver votato. R.I.P.
Rispondi
Claudia
02 Agosto 2016 alle ore 10:27:00
Un grande riferimento per umanità e cultura...costernata...R.I.P.
Rispondi
Roberto spadavecchia
02 Agosto 2016 alle ore 09:32:00
La sua ascesa politica, 1994, ha coinciso con il mio avvicinarmi alla politica. Avevo 13 anni.La sua storia politica ha segnato la mia, ha inciso sulla mia cultura, sulla mia educazione sociale, sui valori in cui credere e difendere sempre. Credo che per ciascun molfettese, pugliese, se ne va un pezzo importante di noi.condoglianze alla sua famiglia ed a tutti coloro che gli hanno voluto veramente bene. Addio Gu
Rispondi
Angela Spagnoletti
02 Agosto 2016 alle ore 09:09:00
Il mio cordoglio va a Maria e ai due figli. Guglielmo ha rappresentato la speranza per tanti cittadini e una opportunità per tanti giovani i quali, grazie ai suoi progetti, hanno avuto la possibilità di realizzare i loro sogni. E' proprio questa l'eredità che lascia, probabilmente la più preziosa. Ciao Guglielmo.
Rispondi
Alberto Maggialetti
02 Agosto 2016 alle ore 09:03:00
La coerenza ha caratterizzato la vita di Guglielmo Minervini manifesta nel suo percorso politico e nella lotta contro il cancro. Uomo di sinistra anomalo, specie di questi tempi,ha anteposto l'interesse per gli altri, specie per gli ultimi come bene aveva imparato da Don Tonino rifiutando per se con onestà mentale ed orgoglio .Lo dico con il respiro di un'amicizia personale anche se poco frequentata , libero da ogni forma ideologica , termine da molto tempo inquinato da tutti gli altri che utilizzano la cosa pubblica per arroganze che nulla hanno a che fare con il servizio.Li dove stai andando troverai aria pulita quella che piaceva a te, Alberto Maggialetti
Rispondi
Alberto Maggialetti
02 Agosto 2016 alle ore 09:03:00
La coerenza ha caratterizzato la vita di Guglielmo Minervini manifesta nel suo percorso politico e nella lotta contro il cancro. Uomo di sinistra anomalo, specie di questi tempi,ha anteposto l'interesse per gli altri, specie per gli ultimi come bene aveva imparato da Don Tonino rifiutando per se con onestà mentale ed orgoglio .Lo dico con il respiro di un'amicizia personale anche se poco frequentata , libero da ogni forma ideologica , termine da molto tempo inquinato da tutti gli altri che utilizzano la cosa pubblica per arroganze che nulla hanno a che fare con il servizio.Li dove stai andando troverai aria pulita quella che piaceva a te, Alberto Maggialetti
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