Torna la deregulation a Molfetta: schiamazzi notturni e risse a colpi di bastone e bottiglie in ora di punta
MOLFETTA - Il segnale è stato dato: liberi tutti, basta con le regole, si torna alla deregulation e alla libertà di fare i propri comodi in una città dove ognuno si è sentito padrone di fare schiamazzi notturni, di aprire un chiosco della frutta dove gli pareva, di correre con le auto a tutta velocità, con annessa radio a tutto volume, di provocare una rissa, di minacciare i passanti. La maleducazione fatta violenza, insomma.
Era questo Molfetta fino a 3 anni fa e torna ad esserlo oggi, che, caduta l’amministrazione di centrosinistra e coloro che venivano chiamati ironicamente sceriffi, tutti si sentono di nuovo i padroni della città. Era questo che volevano gli oppositori del sindaco Natalicchio?
E così ieri sera a Corso Dante in una pizzeria si è fatto chiasso oltre le due di notte, costringendo i residenti a chiamare i carabinieri, mentre al lungomare in piena ora di punta del passeggio con bambini, si è scatenata una rissa furibonda, sedata a stento dai carabinieri.
Due uomini di quarant’anni, I. D. C. e P. L. del rione Madonna dei Martiri, già noti alle forze dell’ordine, hanno cominciato a litigare nella villa comunale, dove si trovavano con le rispettive donne, una delle quali era l’ex compagna del primo e ora convive con l’altro. Motivi di gelosia probabilmente, ma, sembra anche di un cambio di residenza non effettuato.
I due, dalle parole vengono subito alle mani e la lite si trascina fin fuori della villa, fra la gente atterrita e prosegue fino al lungomare, passando per via Pallavicini. Sono subito comparse armi improprie come bastoni e bottiglie di birra (qualcuno ha parlato anche di pistole, ma la cosa non ha trovato conferma) e il sangue è schizzato da tutte le parti, perfino sui carabinieri, che ora dovranno sottoporsi a controllo per evitare il rischio contagio.
Anche una ragazza seduta in un bar vicino, fortemente spaventata ha raccontato che “il sangue volava”. Insomma, botte da orbi e i due, dopo aver rifiutato in un primo momento le cure del 118, sono stati costretti a farsi medicare in ospedale: uno per una ferita alla testa e l’altro per un vistoso taglio al braccio. Ne avranno per una ventina di giorni. Sono stati denunciati entrambi dai carabinieri.
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