Teatro, mercoledì Pietro Capurso presenta Storie di Cantastorie – Molfetta: Gli anni di Salvemini
MOLFETTA - Nell’ambito della rassegna “Le monacelle ricevono a teatro” mercoledì 16 settembre, alle ore 20,30, presso il chiostro di San Domenico, l’associazione culturale teatrale “Il Circolo” presenta: Storie di Cantastorie – Molfetta: Gli anni di Salvemini.
Continua il racconto della storia di Molfetta da parte del “contastorie” Pietro Capurso. In questo spettacolo, frutto di ricerche su giornali e documenti, racconterà la vita politica e sociale della nostra città com’era all’epoca di Salvemini, in particolare fatti ed episodi di vita cittadina a partire dal 1900 fino al 1919 che, in definitiva, sono gli anni in cui Salvemini si è interessato alla sua ed alla nostra città e lo hanno visto partecipare in maniera attiva alla vita politica ed amministrativa con veemenza e coraggio, che lo hanno visto talvolta vincitore ma, più spesso, soccombente sotto il peso della corruzione, dell’intrallazzo e gli intrighi.
Oltre al racconto, con l’apporto dei “BeFolk”, saranno eseguiti canti e melodie che nessuno canta più, ma che Pietro Capurso, caparbiamente, continua a cercare. Canti che un tempo, accompagnavano la vita di tutti i giorni, da quelli dei bambini a quelli dei lavoratori, gli stornelli d’amore e quelli che i nostri braccianti cantavano durante la grande guerra.
Lo spettacolo prende avvio con un bando dei primi del novecento, in cui si invitavano i molfettesi ad avere maggiore rispetto dell’igiene personale e prosegue con le elezioni amministrative del 1902 che videro Salvemini in prima linea appoggiare la coalizione dei partiti popolari; la vita delle insegnanti, quando i cameroni del convento di San Domenico erano affollati di operai e contadini che frequentavano la scuola serale; il colera del 1910 con i poveri che morivano nei lazzaretti e i ricchi che lucravano sulle spese della sanità; le famose elezioni del 1913 con gli assalti squadristi alla lega dei braccianti; fino alla prima guerra mondiale e il bombardamento aereo su Molfetta.
Uno spettacolo per tutti, o meglio, per tutti i molfettesi perché i fatti sono raccontati nel nostro dialetto e in rima baciata.