Successo di Teatrarte che mette in scena quel brutte defètte che fa tanto divertire gli italiani
Il teatro dialettale a Molfetta ha trovato molti gruppi e interpreti, anche grazie al favore con cui il pubblico accoglie questi spettacoli in vernacolo. Uno dei gruppi di più lunga tradizione è quello del Teatrarte di Mauro La Forgia che, reduce da una fortunata e applaudita tournee negli Stati Uniti, ha riproposto all’Anfiteatro di Ponente la commedia in due atti scritta e diretta dallo stesso La Forgia, Nu brutte defètte, nell’ambito della programmazione sociale 2008-2009. La commedia gioca come sempre sul tema degli equivoci enfatizzati per rendere più divertenti le situazioni della vita quotidiana di una famiglia della media borghesia molfettese. I caratteristi ricoprono ruoli tipici popolari dalla madre che cerca di piazzare la figlia timida “al miglior partito”, al domestico tonto, ma non tanto, impiccione e scansafatiche. Non poteva mancare lo zio d’America, rich many rich, riverito e ossequiato per via dell’attesa proprietà, ma condizionata da un perbenismo di facciata destinato a crollare di fronte a nu brutte defètte comune col nipote libertino, un difetto perdonato in un’Italia dove il cattivo esempio viene dall’alto. E’ la tipica piece dialettale sul tema del tradimento, una sitcom dove si ride di gusto e si scopre che la vecchia Molfetta popolare degli anni ’50 non è cambiata affatto, con la complicità del pubblico, che, spesso, si identifica con le situazioni raccontate. Con un linguaggio dialettale tipico delle nuove generazioni, che non hanno assimilato le cadenze tipiche dei nostri nonni, gli interpreti mostrano una buona intesa e un valido affiatamento scenico, anche se lo spettacolo appare un po’ troppo “tirato”: tagliando qualche scena e riducendo qualche dialogo, lo spettacolo sarebbe stato più efficace. Uno spettacolo riuscito e applaudito dal pubblico, ormai lontano da forme di intrattenimento che non siano quelle televisive, che ha apprezzato questo teatro dialettale che ha permesso di trascorrere una serata diversa dal normale. Va sottolineata la scelta del gruppo Teatrarte di consegnare al sindaco, oltre 100 biglietti omaggio per far avvicinare al teatro quanti di norma vi rinunciano per problemi economici.