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Successo di pubblico per la presentazione del film di Battiato “Perduto amor”
02 dicembre 2003

MOLFETTA – 2.12.2003 Franco Battiato (nella foto)a Molfetta per la presentazione del suo primo film: “PerdutoAmor”, grande successo di pubblico per questo evento, tra l'altro pubblicizzato con un'ottima iniziativa del Comune (un quiz con alcune domande sul cantautore siciliano, per ottenere uno dei 100 biglietti omaggio: sono andati a ruba sul sito) su “Quindici on line”. E' stato il cinema Odeon ad ospitare l'incontro-dibattito con il cantautore siciliano e il filosofo Manlio Sgalambro, sceneggiatore del film. A coordinare la serata Oscar Iarussi, critico cinematografico della “Gazzetta del Mezzogiorno” e il sindaco Tommaso Minervini. Un avvenimento culturale che di certo non è passato inosservato. Moltissima gente si è difatti riversata nella sala, in attesa di ascoltare un artista eccezionale le cui canzoni e melodie hanno accompagnato la storia degli ultimi trent'anni di musica italiana. A pochi mesi dalla sua uscita, “PerdutoAmor” è arrivato anche nella nostra città portando Battiato a confrontarsi con il pubblico molfettese. Prima della proiezione l'autore ha avuto modo di parlare e di spiegare, il perché di questo film. Questa creazione cinematografica nasce da un desiderio, paragonabile a quello di un “primitivo che si cimenta per la prima volta con la tavolozza dei colori”, dell'artista che lo ha accompagnato per diverso tempo. Il montaggio, durato più della stessa realizzazione del film, è cominciato come una vera e propria scommessa, senza troppe aspettative, che ha visto la collaborazione di alcuni suoi amici artisti (nel film anche De Gregori, Morgan, Alberto Radius). Ma il riscontro con il pubblico è stato più che positivo. Il film ha la stessa anima sperimentale delle sue canzoni, non c'è nessun tipo di banalità, musica e filosofia si confondono per descrivere il percorso di formazione di Ernesto, il protagonista. Superando tutti i canoni, soprattutto quelli americani, il regista pone l'attenzione ai particolari e dettagli che rendono il film un quadro idealistico ma allo stesso modo credibile della realtà degli anni 50-60. La pellicola ha catturato l'attenzione di tutti, dai più giovani ai meno giovani, risultando di una levità straordinaria nei dialoghi e nei personaggi. Prossimo appuntamento per il cantautore, che speriamo di incontrare per un altro piacevole confronto, un film sulla vita di Beethoven. Laura Amoruso
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