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Straordinario successo per Fausto Leali nel suo coinvolgente concerto a Molfetta
02 luglio 2016

MOLFETTA - Quando ha intonato la celebre canzone "A chi" (il filmato è nella videogallery di Quindici, a destra nella nostra homepage) uno dei suoi cavalli di battaglia, le centinaia di persone che hanno riempito Corso Dante a Molfetta, ma anche la muraglia e i balconi circostanti, sono andati in visibilio e hanno cantato in coro con lui. E per Fausto Leali è stato un vero trionfo, la "leggenda vivente", come lo ha definito Ugo Sbisà, critico musicale della "Gazzetta del Mezzogiorno" che ha presentato la serata, si è anche commosso: "questa è una delle serate che porterò per sempre nel mio cuore".
E mentre la sua terza moglie, la quarantenne foggiana Germana Schena, sua ex corista, riprendeva la folla entusiasta col suo telefonino, la gente agitava le braccia per accompagnare una delle canzoni simbolo del repertorio dell'artista bresciano, ospite della rassegna "Luci e suoni a Levante" in una serata gratuita che la Fondazione Valente ha voluto donare alla città.
Il pubblico è stato catturato dalla sua voce nera e si è fatto trascinare dai ricordi di quei mitici anni Sessanta dei quali Fausto è stato uno dei protagonisti, con le sue canzoni, da Deborah a Un'ora fa, Io amo, Angeli Negri, Mi manchi, fino a Malafemmina di Totò a Pregherò di Celentano. 
Accompagnato dalla Jazz studio orchestra, magistralmente e "simpaticamente" diretta da Paolo Lepore, Fausto Leali le ha riproposte tutte a Molfetta, raccogliendo grandi applausi e coinvolgendo il pubblico stregato da quella voce intramontabile e senza alcun calo, malgrado i suoi 71 anni di età.
Non è stato un concerto, ma un pezzo di storia raccontato e ricordato a Molfetta, grazie alla scelta di Pietro Centrone, presidente della Fondazione Valente, che per questa estate ha messo su un programma di concerti e manifestazioni di tutto rispetto.
Il repertorio di Leali, che richiama generi musicali diversi, anche a sfondo sociale oltre che artistico, basti citare per tutti la famosa "Angeli Negri", con la quale il cantante evergreen ha aperto il concerto, hanno fatto emergere la sua anima blues, anche nell'omaggio a James Brown, dove l'orchestra di Lepore (composta anche da un bravissimo ragazzo di 12 anni) ha dato il meglio di sè, permettendo a Fausto di tornare alle origini.
Straordinaria anche l'esecuzione di "Ti lascerò" con la quale Fausto Leali vinse nel 1969, il Festival di Sanremo con Anna Oxa, sostituita a Molfetta dalla bravissima Lorella Falcone.
Una musica senza tempo, apprezzata anche dai giovani, numerosissimi al concerto, per ascoltare uno degli artisti più amati della musica italiana.

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