Solo quattro anni e sei mesi all’autotrasportatore polacco per la morte di Gabriella Cipriani
Appena 4 anni e sei mesi di reclusione per Dariusz Jan Trebacz, l’autotrasportatore polacco di 25 anni che con il suo Tir investì il 16 maggio del 2014, sulla strada per Matera, la vettura con a bordo la giovane violinista Gabriella Cipriani di Molfetta, provocandone la morte e ferendo gravemente anche un’altra musicista. Il Tribunale di Matera ha emesso la sua sentenza, raddoppiando la pena richiesta dal PM e rigettando la richiesta di assoluzione della difesa del polacco che non si è mai presentato in aula e il processo si è svolto in contumacia. All’autista del Tir non è stato possibile applicare la legge sull’omicidio stradale, più severa, ma approvata successivamente all’incidente, ma è stata applicata l’aggravante per la guida in stato di ebbrezza. Il dispositivo della sentenza si conoscerà nei prossimi giorni, mentre per le motivazioni ci vorrà più tempo, comunque entro l’anno. Quindi la sentenza sarà notificata al camionista condannato che potrà fare appello entro 45 giorni, altrimenti scatterà il mandato di arresto internazionale per la detenzione in Italia. L’incidente avvenne il 16 maggio 2014, nella dinamica ricostruita all’epoca il camion sembra stesse percorrendo la strada, resa scivolosa per la pioggia, a velocità sostenuta, occupando la corsia opposta, quando è sopraggiunta la Clio, alla cui guida c’era un ragazzo, alla sua destra Gabriella Cipriani, mentre sul sedile posteriore viaggiava un’altra ragazza di 25 anni, Ilaria Catanzaro, tutti musicisti di Molfetta che erano diretti a Craco, dove avrebbero dovuto partecipare ad un concerto. L’impatto frontale fu inevitabile e la Cipriani morì sul colpo, mentre la sua amica fu trasportata con un’eliambulanza all’ospedale S. Carlo di Potenza, e rimase in coma, in gravissime condizioni, poi riuscì a salvarsi. Il ragazzo, invece, non fu in pericolo di vita e fu ricoverato all’ospedale Madonna delle Grazie di Matera. Dariusz Jan Trebacz fu stato arrestato con l’accusa di omicidio colposo e guida in stato di ebbrezza: il suo tasso alcolico era di 2,8, un indice elevato. Il camion si ribaltò e rimase di traverso sulla strada, provocando l’impatto, per fortuna lieve, anche con l’altra autovettura che seguiva, una Peugeot 308, a bordo della quale c’erano altri musicisti, che rimasero illesi. Questo l’amaro commento della famiglia Cipriani: «Cari Amici di Gabriella, nella giornata di ieri, 3 ottobre, ci è stata comunicata la sentenza: 4 anni e 6 mesi di reclusione per il polacco Trebacz, condannato in contumacia (in assenza). Contrariamente alla scandalosa richiesta del P.M. (di cui purtroppo non conosciamo il nome ma che speriamo abbia preso coscienza della superficialità con cui ha agito) il dott. Scillitani, molto scrupoloso e inflessibile nell’applicare la legge, ha raddoppiato la pena considerando le aggravanti dovute all’ubriachezza. Ovviamente ha dovuto applicare la vecchia legge e non quella sull’omicidio stradale, entrata in vigore nel 2016. Attendiamo di leggere il dispositivo e, entro il 31 ottobre, le motivazioni. Poi desideriamo chiudere definitivamente questo capitolo dolorosissimo del “dopo Gabriella”. Un sentito ringraziamento a tutti coloro che ci hanno sostenuto in questa triste circostanza. fam. Cipriani».