Siccità. La “Margherita” chiede di ultimare l'impianto di acque reflue
MOLFETTA – 22.7.2002
Completare l'impianto per il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura, che da anni attende di essere ultimato. Il monito arriva dal gruppo provinciale della Margherita, che nei giorni scorsi ha stilato un documento di programmazione e di proposta per il miglioramento dei servizi idrici. Tra gli interventi che, secondo i consiglieri della Margherita, consentirebbero di contrastare efficacemente l'emergenza siccità nel nord barese, c'è anche il completamento del progetto di riuso a scopo irriguo, delle acque rinvenienti dagli impianti di depurazione di Molfetta, Ruvo e Terlizzi. Un progetto che ha alle spalle ormai moltissimi anni di ritardi, lungaggini burocratiche, stalli e inutili attese. Una vera e propria incompiuta, dunque. Per varie ragioni: finanziamenti insufficienti e difficoltà di gestione del consorzio di bonifica, prima di tutto.
Sta di fatto che quell'opera oggi forse sarebbe stata già in grado di risolvere molti problemi. Quello della mancanza di risorse idriche in agricoltura, vero incubo dei contadini del nostro agro. Ma anche quello del degrado e dell'urgenza del recupero della fascia di litorale molfettese, a ponente della città, sul quale insistono gli sbocchi a mare di ben quattro impianti di depurazione (Ruvo, Corato, Terlizzi e Molfetta).
Intanto, a fronte di ripetute crisi idriche, i contadini, in territorio di Molfetta e non solo, hanno continuato ad approvvigionarsi "in proprio", trivellando pozzi in modo anche indiscriminato: una pratica che negli anni ha determinato uno sfruttamento irrazionale della falda, e il riprodursi di fenomeni di inquinamento e salinizzazione delle acque sotterranee. In altre parole, l'eccessivo ricorso ai "pozzi fai da te" ha prodotto un abbassamento delle falde con la conseguente intrusione delle acque marine nel sottosuolo. "L'utilizzazione irrazionale delle acque di falda - continua la Margherita - ha provocato anche la sodicizzazione dei terreni, con preoccupanti conseguenze in relazione alla possibile desertificazione dell'agro". Riutilizzare le acque reflue in agricoltura, invece, "produrrebbe una ricaduta positiva sul territorio, non solo per la consistente disponibilità di acqua per fini irrigui, ma anche in ordine a fattori di tutela ambientale".
Tra le altre opere proposte dal gruppo della Margherita, anche la complessiva razionalizzazione dell'uso delle acque sotterranee dei distretti irrigui in agro di Corato e Molfetta. Anche in questo caso, lavori iniziati e mai ultimati.