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Rinviato a giudizio l'autista polacco accusato di aver ucciso in un incidente stradale la giovane violinista Gabriella Cipriani di Molfetta
La decisione del Gup. Il processo sarà celebrato a Matera il 25 marzo del 2016. L'uomo è in Polonia e non si è mai presentato alle udienze
27 dicembre 2015
MOLFETTA
– Non si è mai presentato alle udienze il camionista polacco
Dariusz Jan Trebacz
, 31 anni, accusato della morte della violinista di 22 anni di Molfetta,
Gabriella Cipriani
, avvenuta in un
tragico incidente stradale
del 16 maggio 2014 (nella foto), ma sarà processato il 25 marzo al Tribunale di Matera. Lo ha deciso il Gup (giudice delle udienze preliminari) che ha confermato le ipotesi accusatorie, rinviando a giudizio il camionista polacco. Secondo l’accusa l’uomo avrebbe guidato in stato di ubriachezza e in velocità un autoarticolato Renault Master sulla Statale 7 nei pressi dell’uscita per Matera invadendo la corsia opposto dalla quale proveniva una Renault Clio con a bordo la stessa Gabriella, primo violino dell’Orchestra Magna Grecia e di quella della Provincia di Bari, un’altra musicista
Ilaria Catanzaro
di 25 anni e un ragazzo, violoncellista, che era alla guida della vettura. Nell’impatto la Cipriani è morta sul colpo, mentre la sua amica fu stata trasportata con un’eliambulanza all’ospedale S. Carlo di Potenza, e rimase in coma, in gravissime condizioni. Poi, per fortuna, riuscì a salvarsi. Il ragazzo, invece, rimase ferito non in modo grave e fu ricoverato all’ospedale Madonna delle Grazie di Matera. Tutti erano diretti a Craco (Mt) per un concerto.
Il conducente del camion fu arrestato con l’accusa di omicidio colposo e guida in stato di ebbrezza: sembra che il suo tasso alcolico fosse di 2,8 un indice elevato. Il camion si ribaltò e rimase di traverso sulla strada, provocando l’impatto, per fortuna lieve, con l’altra autovettura, una Peugeot 308, a bordo della quale c’erano altri musicisti, che sono rimasti illesi.
La vicenda ebbe una grande eco a Molfetta e suscitò
profonda commozione
, con un cordoglio unanime della cittadinanza, colpita da questa tragedia della giovane e brava violinista.
Grande partecipazione ci fu anche
ai funerali
celebrati nella parrocchia della Madonna della pace di Molfetta.
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GABRY SEMPRE SPLENDIDA
28 Dicembre 2015 alle ore 17:32:00
GABRY E' VIVA PER SEMPRE NEI NOSTRI CUORI E NEI NOSTRI PENSIERI GIORNALIERI!!!!!!!!! L'AUTISTA POLACCO E' MORTO DENTRO DOPO QUELLO CHE HA PROVOCATO.
Rispondi
Giustino il portantino
27 Dicembre 2015 alle ore 15:46:00
L'eterna ingiustizia dell'uomo fa si che , lo stesso uomo si aggrappi a quella Divina ma, quando? Quando tutto sarà buio? I "giusti" meriterebbero un "acconto" alla luce del sole, al buio sarebbe ancora INGIUSTIZIA.
Rispondi
tommaso gaudio
27 Dicembre 2015 alle ore 10:49:00
Il sig. Trebacz - lo leggiamo nella narrazione - non si è mai presentato alle udienze precedenti. Se qualcuno si illudeva che si sarebbe presentato a questa ed alle successive, dopo le quali, molto probabilmente verrà condannato a "qualche annetto di carcere", per essere poi scarcerato per "buona condotta"; ebbene questo qualcuno è un irriducibile ottimista. La Giovane non c'è più; i 'superstiti' porteranno i segni di questo evento per tutta la vita; il sig. Trebacz sarà condannato - in contumacia. Vorrei però domandare: ma il Datore di lavoro del tale signore polacco, non ha alcuna responsabilità? Questo mio dubbio, non deve essere preso come una voglia di vendetta verso qualcuno, ma la sintesi di una riflessione: - una vita, giovane vita, stroncata, altre due provate, famiglie in eterna angoscia, l'autista al sicuro in Patria! Tutto allora finisce qui?
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