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Rifondazione di Molfetta, a un anno dalla tragedia della Truck Center: il governo ignora la sicurezza
03 marzo 2009

MOLFETTA - Sull'anniversario dell'incidente alla Truck Center, interviene anche il partito della Rifondazione comunista. «È passato un anno dall'incidente alla Truckcenter – dice un comunicato -. Tutti noi ricordiamo all'indomani di quelle morti senza senso, l'assurda retorica bipartisan delle buone intenzioni, del “vedremo”..., “faremo”... Purtroppo atti e fatti di questo governo vanno nella direzione opposta. Sono stati approvati due emendamenti della Lega al Testo unico sulla sicurezza. Il primo prevede che il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza si possa fare solo nelle aziende sopra i quindici dipendenti, il secondo elimina l'obbligo di istituire il rappresentante territoriale per la sicurezza in assenza di rappresentanti. La sicurezza del lavoro sarà un affare esclusivo del datore di lavoro; i lavoratori non avranno alcuna voce in capitolo, non potranno fare né verifiche né proposte. È una follia dal momento che il 90% degli infortuni mortali avviene in aziende sotto i 16 dipendenti (come la Truckcenter) dove il sindacato, per Statuto, è assente. Questo il messaggio ai lavoratori del governo di destra, che non ancora soddisfatto con l'accordo separato firmato con Cisl, Uil, Ugl, ma non dal maggior sindacato italiano, la Cgil, ha messo radicalmente in discussione il diritto sacrosanto di ogni lavoratore di contrattare ad ogni livello nazionale, territoriale, aziendale ogni aspetto del rapporto di lavoro. Tutto ciò è anche il prodotto di un parlamento in cui è assente la sinistra. Senza la sinistra il lavoro e i lavoratori non hanno alcuna rappresentanza né politica né istituzionale. E a poco serve l'opposizione fatta da Partito democratico e Italia dei valori che sulle questioni del lavoro e dei diritti tacciono o si astengono come nel caso della legge del federalismo fiscale. Tale provvedimento per ora, di fatto, è una scatola vuota ed è indicativo della strategia di uscita di questo governo dalla crisi: mettere i lavoratori del nord in competizione con quelli del sud per accedere a servizi e prestazioni pubbliche sempre più scadenti nella quantità e nella qualità. Noi non ci stiamo, per uscire dalla crisi, più soldi e voce ai lavoratori, meno risorse a banche e Confindustria».
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Faccio una domanda ai vertici di PRC a Molfetta e spero poi venga girata ai propri vertici nazionali. Se non sbaglio ai tempoi della tragedia non c'era Berlusconi o sbaglio? chi era il ministro del lavoro? E Ferrero se non sbaglio era un Ministro che tra l'altro aveva competenze in questa materia. Se non sbaglio c'era un sottesegretario dei verdi (Cento) all'economia e potrei continuare. Certo è facile sparare a zero sui vari governi..... Ma credo che se le leggi (quelle poche che ci sono) che gia sono in vigore non vengono rispettate, la colpa non sia ne di questo ne del precedente governo. Un manifesto che a vedere i vari commenti ha fatto flop anche su questo blog. La gente non è stupida e la domanda viene spontanea. Siete stati al governo per tanto tempo. Per quale motivo il partito della rifondazione comunista quando era in parlamento non ha presentato una proposta di legge su questo tema? Perche in finanziaria dell'anno scorso non ha presentato un emendamento per l'aumento dei soldi sulla sicurezza del lavoro? Si è subito attivati per l'indulto e per non fare approvare il decreto sicurezza (che vide una ferrea opposizione proprio di Ferrero), ma zero barricate per questo tema. Ricordo che quando il governo Prodi presento il decreto sicurezza proprio Ferrero minaccio il governo e alzò barricate. PERCHE LE BARRICATE NON SONO STATE ALZATE SUL TEMA SICUREZZA. Con questo non si minimizza la poca presenza dell'attuale governo su questo tema, ma invece di criticare si facciano proposte e si cominci a rispettare le attuali leggi.


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