Rientra la crisi della Margherita in Regione. Minervini e Russo restano al loro posto
L'Esecutivo regionale ha confermato la fiducia ai due assessori regionali
BARI - Tregua armata dentro la Margherita dopo la bufera scoppiata nei giorni scorsi. L'Esecutivo regionale del partito, tenutosi nel primo pomeriggio di oggi, ha confermato la piena fiducia agli assessori Guglielmo Minervini ed Enzo Russo ai quali cinque consiglieri regionali dello stesso partito avevano richiesto le dimissioni per non meglio specificate “questioni politiche”.
Dopo un confronto a tratti anche aspro con i cinque “insorti”, è prevalsa la linea del segretario regionale, Fabiano Amati che ha ribadito la fiducia nei confronti degli assessori regionali ed avviato una fase di confronto interno che sfocerà, evidentemente, nel congresso regionale che, presumibilmente, dovrebbe tenersi nel prossimo mese di aprile.
Sarà in quella occasione che, in un confronto franco e democratico, si misureranno le diverse idee ed i relativi “pesi specifici” in termini di delegati. Resa dei conti rinviata, quindi, ma per il momento non cambia niente negli assetti politici ed amministrativi in Regione.
Ecco il documento approvato nel pomeriggio dalla Direzione Regionale della Margherita:
"L'Esecutivo regionale della Margherita, confermando preliminarmente la propria fiducia agli assessori Minervini e Russo e prendendo atto:
1) della missiva inviata dai Consiglieri regionali Marmo, Ognissanti, Olivieri, Pelillo e Stefano;
2) della remissione del mandato del capogruppo Cappellini, resa nei giorni scorsi al gruppo consiliare;
3) della remissione del mandato degli assessori regionali Minervini e Russo, resa oggi al partito e al gruppo consiliare;
delibera
di auspicare la realizzazione del richiesto confronto e nel frattempo:
a) rinviare all'autonomia del gruppo consiliare ogni decisione sull'assetto politico-organizzativo dello stesso;
b) demandare alla Direzione regionale la ratifica di ogni eventuale determinazione di competenza propria e/o esclusiva, prodotta dal confronto già avviato nel gruppo consiliare e da oggi avviato nel partito."