Pulo, ecco il calco delle sepolture nella Grotta 1. LE IMMAGINI
MOLFETTA - Nuovo ospite al Pulo di Molfetta: è stato posizionato all'interno della grotta n.1, come anticipato dalla dott. Francesca Radina, il calco in vetroresina delle sepolture, risalenti al XVI secolo, realizzato dalla Soprintendenza durante l’ultima campagna di scavi che ha interessato la dolina. La Soprintendenza stessa e la ditta Lacitignola hanno provveduto, a costo zero, a sistemare il calco.
Scopriamo però di che si tratta: “per la realizzazione del calco, durante lo scavo della tomba svoltosi nel 1998, le ossa, i frammenti ceramici affioranti e la terra sono stati consolidati con paraloid per garantire la posizione e l’integrità dei reperti durante l’applicazione di silicone e la sformatura in negativo”, spiega Italo Muntoni, della Soprintendenza. “Sulla superficie consolidata, si è proceduto a all’applicazione di elastomero siliconico in modo da ottenere il negativo: una volta sformato l’elastometro, e realizzato un contro calco in gesso, sulla superficie del negativo è stato realizzato il positivo in resina poliestere”.
Come è possibile vedere dalle immagini della galleria fotografica di Quindici, l’innesto in vetroresina è adagiato su uno strato di argilla espansa, e protetto da una rete metallica. In futuro probabilmente verrà anche incrementato l’impianto di illuminazione della grotta, per poter apprezzare appieno l’effetto visivo dei reperti, riprodotti nel momento in cui si rivelarono, affioranti dal terreno, agli archeologi.
Sono sei, in totale, gli individui rinvenuti all’interno della tomba: quattro di sesso maschile, uno di sesso femminile, uno non identificabile. Pur non trattandosi, con tutta probabilità, di monaci, la contemporaneità dei reperti rispetto all’attività del monastero Sancta Sanctorum dei Frati Cappuccini, sorto proprio alla sommità della dolina nel 1535, è possibile che la sepoltura dei sei individui, forse manodopera, forse appestati, sia in qualche modo ad esso collegata.
Autore: Vincenzo Azzollini