MOLFETTA - Prime reazioni alla decisione della giunta delle elezioni del Senato che ha votato contro l’incompatibilità della carica si senatore della Repubblica e di sindaco di una città con oltre 20.000 abitanti, salvando così il sen. Antonio Azzollini, sindaco di Molfetta.
Alfredo Bonetti, del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo ha inviato una pesante nota dal titolo “Siamo in un regime dittatoriale”.
«Se qualcuno si illudeva che l’ Italia è una Repubblica fondata sul lavoro come dice il primo articolo della Costituzione – scrive Bonetti - oggi possiamo, a ragione, dire che il lavoro scarseggia sempre più e la Repubblica è morta da tempo.
Questi quattro parlamentari, di cui parecchi condannati per gravi reati e alcuni assolti per la superata prescrizione, se ne fregano altamente delle proposte di legge popolare, delle leggi nazionali ed anche degli indirizzi che vengono forniti dal massimo ordine di giustizia.
Viviamo in un paese dove il Parlamento non legifera più e si continuano ad approvare manovre finanziarie ricorrendo sempre alla fiducia.
Nei primi mesi del nuovo anno si preannuncia una nuova manovra finanziaria che sarà anche questa di “lacrime e sangue” solo per pensionati e lavoratori.
Non esiste più il contraddittorio, non esiste più il confronto e la discussione,ma solo la legge del più forte.
Qui decido io perché ho i numeri!!!
La decisione di oggi della Giunta delle Elezioni non fa altro che confermare tutto quanto espresso in precedenza.
Il nostro amato Sindaco siederà per un altro anno su due poltrone mentre il nostro Comune, la nostra Nazione non potrà far altro che sprofondare in una recessione che durerà anni.
Noi saremo sempre vigili e useremo qualsiasi mezzo lecito per distruggere questo regime instauratosi da circa un ventennio saltando da destra a sinistra e viceversa.
Loro non si arrenderanno mai, noi neppure».