Presunti illeciti del porto, il Comune di Molfetta pronto a costituirsi parte civile
Il sindaco Minervini prende le distanze e annuncia richieste di risarcimento (le farà?)
Dopo le notizie del nuovo scandalo del porto commerciale di Molfetta con i presunti illeciti rilevati dalle indagini e dal blitz della Guardia di Finanza, il sindaco Tommaso Minervini prende le distanze: «Alla luce delle notizie relative ai lavori del porto, ossia all’ipotesi che sia stato utilizzato materiale diverso rispetto a quanto previsto dal Capitolato nella costruzione del molo di sopraflutto, ti assale l’irritazione più nera e insieme lo sconforto. Ma un sindaco deve reagire immediatamente a tutela del bene della Città. Il porto è l’opera strategica più importante per Molfetta. Sono stati fatti e si stanno facendo enormi sacrifici finanziari, di impegno umano, sociale e non può assolutamente essere “sporcato” da presunti comportamenti sleali, illegittimi. Attorno al nuovo porto commerciale, la più grande opera degli ultimi decenni in Italia, si gioca il futuro della nostra città e dell’intero territorio. Confidiamo nel lavoro della Magistratura alla quale offriamo la massima collaborazione. Immediatamente ci costituiremo parte civile in questo procedimento perché l’Amministrazione comunale, il Comune, è la principale vittima di questi presunti comportamenti che mi auguro, quanto prima, si possano chiarire in punta di verità sostanziale oltre che di diritto». La costituzione di parte civile e la conseguente richiesta di risarcimento danni dovrà essere fatta solo al processo. Ma il sindaco le farà oppure fino ad allora avrà dimenticato la promessa populista e lascerà correre? Intanto il sindaco, qualche giorno dopo, ha commentato soddisfatto la notizia relativa alla sospensione della misura interdittiva a carico dell’ing. Alessandro Binetti nell’ambito dell’inchiesta relativa ai lavori di sopraflutto della banchina del nuovo porto commerciale. «I nostri dirigenti, il nostro personale lavora con impegno e onestamente. Ed è mio dovere difendere quanti lavorano con impegno e onestamente pur nella complessità e difficoltà del nostro lavoro. Un lavoro di frontiera, come dice il Presidente della Repubblica, sempre all’attenzione dell’opinione pubblica e quindi sempre sotto critica. Ma il nostro lavoro e quello dei dirigenti è sempre di grande impegno e di assoluta buona fede a servizio della città. L’ing. Binetti torna al suo posto di lavoro e siamo tutti contenti. Ringrazio la Magistratura che ha fatto chiarezza in tempi brevi e non penso solo all’Ente comunale ma anche agli aspetti umani che spesso sono dimenticati in vicende come questa». Un primo mezzo passo indietro dalla costituzione di parte civile? © Riproduzione riservata