Perché a Molfetta per il vaccino Covid sono state privilegiate alcune categorie? Un lettore telefona a “Quindici”
MOLFETTA – Perché ci sono state categorie privilegiate a Molfetta che hanno ricevuto il vaccino, pur non essendo fra quelle previste, né tantomeno fra quelle più a rischio?
Chi ha deciso che si dovevano vaccinare i dipendenti dell’Asm e della Mtm, i giardinieri del Comune e i dipendenti della Multiservizi? E forse anche altri?
Se lo chiede un lettore che ha telefonato a “Quindici” per porre questi interrogativi: «Siamo sicuri che non siano stati vaccinati anche parenti di questi dipendenti? A dare il cattivo esempio è stato l’ex assessore Pasquale Mancini che si è vaccinato subito giustificando il “privilegio” col fatto di essere volontario: ma lui ha solo la tessera del Ser, mentre di professione svolge quella di assicuratore. Quindi perché doveva avere il diritto alla preferenza quando io, donatore di sangue dell’Avis, che mi reco in ospedale non posso ricevere il vaccino? Mia moglie operatrice sanitaria, prima di vaccinarsi, ha avuto il Covid e quindi siamo stati anche noi a rischio in famiglia.
Sono un operaio e ho una madre disabile, ma di vaccino non se ne parla? Secondo me all’Ufficio igiene le cose dovrebbero essere fatte meglio, soprattutto con le necessarie verifiche. Alcune persone, parenti di disabili si sono vaccinate, ma nessuno ha controllato se fossero conviventi. Perché non dobbiamo rispettare le regole? C’è qualcuno che controlla a chi vengono somministrate le dosi che avanzano? I carabinieri, la Guardia di Finanza? Gli operatori fanno discriminazioni?
Sono molto arrabbiato e desidererei che ci fosse più controllo e soprattutto che non ci fossero i furbi, perché sento anche che qualche privilegiato va anche a vantarsi con gli amici. Non voglio vivere in una città di privilegi, ma in una città dove vengono rispettate le regole. Questa è la vera trasparenza, sindaco.
La mia non vuol essere una denuncia, è semplicemente l’espressione dell’amarezza di un cittadino che si sente scavalcato da chi non rispetta il turno e fa il furbo. Mi auguro che il sindaco, che finora ha taciuto anche sul caso di Mancini, possa garantire il rispetto delle regole, oppure dobbiamo aspettarci che fra qualche giorno vengano vaccinati tutti i dipendenti comunali, dopo quelli delle Municipalizzate? I cittadini vanno rispettati sempre, non qualche mese prima del voto.
Noi molfettesi prima delle strade e delle opere pubbliche, vogliamo il rispetto come persone. Da qui si giudica la vera qualità di un amministratore, non da qualche panchina o da qualche aiuola in più. Grazie a “Quindici”, che leggo regolarmente, perché è l’unico che racconta i problemi dei cittadini e permette loro di dire le cose che non vanno. Grazie per il vostro lavoro e per aver permesso questo mio sfogo, che credo rifletta anche l’amarezza di tanti cittadini che si vedono scavalcati dai soliti noti o da chi ha qualche santo in Paradiso.
Cordiali saluti».
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