Pasquale Mancini di Officinemolfetta: superiamo vent'anni di personalismi
MOLFETTA – Dopo giorni di silenzio nei quali gli è stata attribuita più di una alleanza per le prossime amministrative di Molfetta, Pasquale Mancini torna a parlare con un comunicato congiunto con Vito Veneziano di “Officinemolfetta”.
«In queste settimane di silenzio siamo stati accostati a diverse coalizioni e ad altrettanti candidati sindaco.
In realtà eravamo impegnati nell'ascolto di centinaia di cittadini, in incontri con giovani e quartieri, nella individuazione di obiettivi programmatici da perseguire, ricevendo ovunque attestazioni di stima e collaborazione sincera.
Non dobbiamo prenderci in giro: Molfetta versa in uno stato di assoluta decadenza, è trasandata, mal curata, apparentemente senza prospettive economiche strutturali e - se davvero la amiamo come ci piace dire - dobbiamo anche ammettere che non ci sono (ne presumibilmente ci saranno a breve) le provvidenze economiche necessarie a dare una svolta immediata e significativa a questa sua progressiva involuzione.
Questo vuol dire che le soluzioni ai problemi della quotidianità - almeno quelle più urgenti e immediate - risiedono nella capacità di lavorare in team, e nella applicazione di una amministrazione semplice, innovativa, diretta, fatta per strada e tra la gente a risolvere le tante questioni sul tappeto.
Siamo un Movimento complesso pur nella sua genuinità, che si basa sulla spontaneità dei suoi aderenti e sul loro libero contributo di idee... in realtà abbastanza lontani dagli schemi della politica tradizionale.
Ciononostante, e nella speranza di realizzare sintesi che portino a convergere sulle nostre posizioni di efficienza ed efficacia e su quei punti programmatici e di incidenza dell'azione amministrativa che riteniamo irrinunciabili, continueremo i nostri incontri con gli altri candidati sindaco e con i rappresentanti di partiti, movimenti e coalizioni.
Augurandoci davvero che si possano superare vent'anni di personalismi e si possa lavorare alla "RI-STRUTTURAZIONE" della città.
Insieme, ma a modo nostro».