Parla il guardiano del Real Molfetta, Camporeale: restiamo con i piedi per terra
MOLFETTA - Di seguito l'intervista al portiere del Real Molfetta primo in classifica, Camporeale.
Camporeale, in apertura le chiediamo subito cosa significa per lei essere il portiere e quindi il “capo” della miglior difesa del campionato?
Questo è motivo di grande orgoglio per me e per tutti i miei compagni di squadra, perché ciò significa che il lavoro svolto in fase difensiva sta portando a degli ottimi frutti. Speriamo di continuare così per il proseguo del campionato, di solito la squadra che esprime la miglior difesa vince.
Il ruolo del portiere è sempre stato un ruolo delicato,carico di responsabilità e di compiti come lo vive?
Penso che bisogna cercare di divertirsi nello sport indipendentemente dal ruolo che si riveste in maniera tale da non essere vincolati mentalmente e rendere al meglio con serenità. Tutti siamo importanti ma nessuno è indispensabile!
Quale è la prima cosa che pensa quando un avversario sistema il pallone sul dischetto del rigore?
Cercare di capire da dove calcerà e come ogni portiere scegliere “l'angolo” in base alle considerazioni fatte prima della rincorsa.
Quanto pensa che incida la personalità e la tecnica di un buon portiere nell' ottica di un campionato di calcio a 5?
In questo sport la tecnica è meno importante della personalità, visto le dimensioni della porta, quindi darei più importanza a quest'ultima nel rendimento di un portiere di calcio a 5. Parlo in questi termini, in quanto non avendo un fisico prestante, devo sopperire a queste carenze cercando di intuire cosa farà l'avversario. Dal mio punto di vista è un ruolo di “testa” come si dice in gergo calcettistico.
A quale portiere si ispira quando gioca a calcio a 5?
Ho avuto la fortuna in passato di allenarmi e confrontarmi con grandi portieri che hanno segnato la storia del calcio a 5 pugliese, cito fra tutti Di Benedetto Antonio e Dalena Riccardo. Chiaramente attingere caratteristiche da loro due è molto facile ma emularli e molto difficile. Diciamo che vorrei parare come Riccardo e avere la personalità di Zazzà. Non è facile.
Dove potrebbe arrivare e dove per lei arriverà il Real Molfetta?
Bisogna rimanere con i piedi per terra ed affrontare con umiltà le insidie di questo campionato che ci vengono proposte partita dopo partita. Dopo 34 partite di campionato stileremo il nostro rapporto!
Il lavoro con un preparatore tecnico come Gaetano Lisi quanto influenza le sue prestazioni?
Le prestazioni di un portiere sono influenzate da molti fattori, non ultimo il preparatore che per il ruolo che si ricopre e per la preparazione che il campionato richiede è indispensabile. Però devo fare un plauso al mister Gaetano Lisi perché oltre ad essere un allenatore preparato è anche un uomo grintoso e la sua grinta la trasmette a noi portieri, è proprio il preparatore che cercavo.
Il Real Molfetta come portieri dispone anche di D' Addato e Caputi, sono molto giovani cosa sente di dire loro?
Il duro lavoro e i sacrifici che si compiono premiano. Continuate su questa strada che i risultati arriveranno presto. Non posso aggiungere altro perché sono ragazzi che a differenza dell'età che mostrano, sono maturi e sanno quello che voglio. Continuate così.
Quale è la regola d' oro per un buon portiere? E la pecca più grande?
La regola d'oro è divertirsi e cercare di essere concentrati il più possibile. Mentre direi che la pecca di un portiere sia quella di pensare troppo, soprattutto ad eventi al di fuori del campo.
Quali situazioni di gioco la mettono maggiormente in difficoltà?
Per quanto mi riguarda cerco di porre sullo stesso livello di difficoltà tutte le situazioni. Non mi creo problemi.