Paolo Thaon di Revel erede del primo comandante dei carabinieri a Molfetta alla serata in ricordo della battaglia di Culqualber
MOLFETTA - Un significativo successo ha gratificato l’opera delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e dell’Associazione Culturale “Eredi della Storia” per il convegno sulla Battaglia di Culqualber che si è tenuto nella Sala Finocchiaro nella Fabbrica di San Domenico.
La prestigiosa presenza dei Marchesi Paolo ed Erika Thaon di Revel Vandini, ha dato un tocco di severa austerità al convegno in quanto, una volta introdotto e presentato dal giornalista Franco Tempesta, moderatore della serata, ha parlato delle origini dell’ Arma dei Carabinieri. In effetti, I Thaon di Revel di Sant'Andrea, sono una famiglia nobile originaria della Contea di Nizza. Molti membri dei Thaon di Revel hanno raggiunto posizioni di pubblico interesse, sia in ambito militare che politico, partecipando attivamente nel governo del Regno di Sardegna e alla formazione del Regno d'Italia. Il ramo dei Thaon si stabilisce nel nizzardo nel XV secolo e da lì in Piemonte e ben cinque membri, nel corso dei secoli sono stati insigniti del Collare dell’Ordine Supremo della Santissima Annunziata, massima onorificenza conferita da Casa Savoia.
Giuseppe Alessandro Thaon di Revel e di St. André (Nizza, 1756 - Torino, 1820) marchese, giovane capitano nella legione degli accampamenti, fu aiutante di campo e segretario di suo padre in Sardegna. Fu nominato nel 1802 governatore di Sassari, nel periodo in cui la corte sabauda si era rifugiata in Sardegna. In seguito, generale di fanteria (1812) e governatore di Torino nel 1815 (carica che tiene fino alla morte). Sempre nell'anno 1814, il 13 luglio, organizza a Torino per volontà del Re Vittorio Emanuele I, il Corpo dei Carabinieri Reali. Diventa quindi il primo Comandante Generale dei Carabinieri (carica che tiene sino al 23 dicembre dello stesso anno).
Il Marchese Paolo T.di R. con facile eloquio, ha descritto il clima di confusione politica e sociale che in cui versava il Piemonte dopo l’invasione dell’esercito napoleonico e la presenza del Brigantaggio che determinava uno stato di insicurezza per la popolazione ed in particolare nelle campagne. Infatti, con un Regio Proclama, fu ordinato di abbattere tutti i castelli le cui dimensioni potessero favorire l’insediamento di bande di briganti difficili da snidare, favorendo la costruzione di masserie fortificate, facili da difendere ma anche facili da riconquistare se occupare da briganti. Ecco spiegate le origini della Benemerita, fatta da uomini scelti, istruiti, armati di carabina, dediti alla difesa del Re e al mantenimento dell’ordine pubblico, per la tranquillità della gente comune. È naturale, quindi, questo forte legame tra la famiglia Thaon di Revel e l’Arma, per cui la presenza dei marchesi Paolo ed Erika è ancor più significativa per la ricorrenza della Battaglia di Culqualber, combattuta in Africa Orientale, che ha visto l’estremo sacrificio di soldati Italiani e in particolar modo di due compagnie di Carabinieri ed una di Zaptiè eritrei.
Il discorso di Paolo T.di R. è stato preceduto dai saluti dell’avv. Nico Bufi quale presidente regionale della Fondazione ANMIG, e dai saluti del ten. Luciano Modugno presidente della Associazione Carabinieri di Molfetta, dell’avv. Angelo Gadaleta, Ispettore per l’Italia Meridionale dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon e dal M.llo Luciano Modugno, presidente della locale sezione dell’Associazione Carabinieri.
E’ quindi intervenuto il Sindaco Tommaso Minervini accompagnato dal vicesindaco Sara Allegretta (assessore alla Cultura), che si è congratulato per l’iniziativa, e ed ha sottolineato l’attenzione dell’amministrazione nei confronti della Storia con la ESSE maiuscola.
Passata la parola a Michele Spadavecchia, presidente della Associazione Eredi della Storia, il racconto della Battaglia di Culquaber ha preso vita con la proiezione di numerose diapositive e filmati d’epoca, come la resa del Principe Amedeo di Savoia ad Amba Alagi che riceve l’onore delle armi per sé e per i suoi uomini, e un filmato del giornalista Indro Montanelli che considera gli italiani un popolo di “contemporanei” senza un passato e senza un futuro, poi la lettura della “Canzone dei Gondarini” scritta dal Generale G. Nasi estremo difensore della città Gondar e della motivazione del conferimento della 2ª MOVM alla bandiera della Benemerita, da parte di una studentessa del liceo Classico Leonardo da Vinci di Molfetta.
Commovente ed emozionante è stato l’intervento del bravissimo attore Francesco Tammacco che ha recitato con superba maestria un brano del libro inglese (tradotto in italiano) dal titolo "CulqualbeR” di Harold Clarke. Alla fine della lettura un grande applauso: tutti avevano gli occhi lucidi per l’emozione suscitata. Toccante la testimonianza del Sig. Bucci, presidente della sez. di Corato dell’ANMIG, figlio di un reduce del 240° Btg CCNN, sopravvissuto alla battaglia, lamentando l’ignoranza delle nuove generazioni a questi fatti d’arme, di storia di stenti e sacrifici affrontati dai nostri soldati.
Un piccolo rammarico per il dispiacere di non aver sentito una seconda studentessa che doveva proferire la lettura di un altro importante bollettino di Guerra, ma il convegno è stato di notevole durata. E’ dispiaciuto non aver visto il resto degli studenti del Liceo Classico, pur invitati attraverso responsabili e docenti.
Il desiderio dei nostri reduci ed invalidi di guerra è quello di mantenere la memoria e di trasmetterla alle nuove generazioni ,pur convocati, rischiano di renderne vano ogni sforzo in tal senso.
Visibilmente entusiasta il Marchese Paolo Thaon di Revel per la presenza del gruppo “i Ragazzi del 25”, giovanissimi che, con dovizia di particolari ed una attenta ricerca storica hanno organizzato un gruppo di rievocatori della seconda guerra mondiale.
Il marchese Thaon di Revel ha anche visitato la casa museo di Giuseppe Saverio Poli.