Omicidio Bufi a una svolta: chiesto il giudizio immediato per Bindi
MOLFETTA – 29.5.2003
Svolta decisiva per l'omicidio Bufi: il legale di fiducia di Marino Domenico Bindi, accusa dell'omicidio della ragazza, ha chiesto il giudizio immediato per il suo assistito. L'avvocato Domenico Di Terlizzi con questa mossa vuole evitare l'udienza preliminare, già fissata per il 7 luglio prossimo davanti al Gup, Maria Teresa Giancaspro, e andare subito al dibattimento.
Se l'istanza sarà accolta, il processo avrà subito inizio. In tal modo, secondo il difensore, sarà demolito il “castello accusatorio” ai danni di Bindi che potrà essere assolto. La vicenda, che sta appassionando l'opinione pubblica, si trascina da 11 anni, da quel lontano 4 febbraio del 1992, quando il corpo di Anna Maria Bufi (nella foto) fu trovato col cranio fracassato sulla statale 16 bis sta appassionando.
La famiglia della ragazza non si arrende e dopo 3 archiviazioni è riuscita a far riaprire il processo grazie alle nuove prove raccolte dall'avvocato Bepi Maralfa, che ha fatto emergere anche contraddizioni e lati oscuri di tutta la vicenda: dalla sparizione di alcuni verbali di interrogatorio fino alla manipolazione dei nastri relativi alle intercettazioni telefoniche che avrebbero gettato ombre anche sull'operato di carabinieri e magistratura (nei giorni scorsi è stato prosciolto dal tribunale di Potenza il Pm dell'epoca, Alessandro Messina).
Il Gip di Trani, Antonio Lovecchio, nei giorni scorsi aveva respinto la richiesta di nuova archiviazione presentata dai legali di Bindi, disponendo nuove indagini per identificare quanti dal 1992 al 1997 avrebbero avuto accesso e custodito i nastri che, ovviamente, non potranno essere utilizzati al processo. Si vuole cercare di capire se questa manomissione è avvenuta per evitare prove compromettenti a carico di Bindi o per cancellare tracce di una sua estraneità alla vicenda.
Il giallo continua e si spera che dal processo, con l'interrogatorio dello stesso Bindi e dei testimoni, possa emergere la verità sulla morte della povera ragazza.