Recupero Password
Nuovo Mercato Ortofrutticolo, forse a settembre il trasferimento Spesi per il 1° Lotto 13 miliardi, mancano alcune opere e il modello organizzativo
15 marzo 2002

In assoluto è l'opera pubblica più consistente degli ultimi decenni. Per il Nuovo Mercato Ortofrutticolo sono stati spesi finora 11 miliardi, attinti con un mutuo, senza considerare il valore del suolo (60 mila mq.) e le opere di urbanizzazione. Sembrava che fosse già pronto per ospitare gli operatori, invece bisogna aspettare ancora. All'enorme capannone verde recintato, in cui sono stati ricavati 30 box da 250 mq., mancano alcune opere per farlo funzionare come struttura mercatale: spazio per adagiare le bilance, i canali di scolo delle acque di lavaggio, le chiusure delle parti alte e le chiusure esterne dei box. L'assessore Franco Visaggio parla di “opere non previste”. Sarà anche così, ma è quanto meno curioso e bizzarro che chi ha progettato l'opera non abbia pensato a determinate cose. Per tali opere verranno spesi 790 milioni (altro muto), mentre i rimanenti 850 sono arrivati da fondi regionali per opere esterne: strada di accesso, i parcheggi e il verde. Il trasferimento degli operatori è previsto in autunno, un tempo sufficiente per redigere il Regolamento di mercato. Infatti, anche se la struttura fosse già completa, mancherebbe ancora proprio lo strumento tecnico-giuridico che definisce l'organizzazione, i servizi, le tariffe, i criteri per le assegnazioni, gli obiettivi e le strategie commerciali, nonché la cosa più importante, la tipologia del soggetto gestore. Il Nuovo Mercato Ortofrutticolo è stato concepito non solo per trasferire l'attività attuale e liberare così la città dell'attuale struttura ormai inidonea per motivi igienici, ambientali e commerciali, ma anche come occasione per creare un “sistema mercato”, che dovrebbe avere nel nucleo strategico nella realizzazione del 2° Lotto (costo stimato circa 3 miliardi). Si tratta di una struttura di 6 mila mq., adiacente a quella costruita, da destinare esclusivamente alla lavorazione, selezione, confezionamento e frigoconservazione dei prodotti agricoli locali. Quindi nel Nuovo Mercato ortofrutticolo si distingueranno due strutture: “Posteggio di vendita nella galleria di commercializzazione” (il 1° Lotto già costruito) e “Magazzini per la lavorazione e confezionamento” (2° Lotto da realizzare). Nella prima si svolgerà il tradizionale commercio, nella seconda gli operatori, si presume gli stessi, si dedicheranno esclusivamente alle attività di lavorazione e conservazione. Una funzione innovativa per un territorio a forte vocazione orticola, con una produzione annua di circa 500-600 mila quintali, che però non subisce nessun lavoro di selezione e conservazione e quindi fuori dei circuiti dell'agroalimentare nazionale ed estero. Quest'idea di “sistema mercato” sarebbe un'occasione per i nostri prodotti agricoli di affacciarsi sui mercati qualificati, creando valore aggiunto e un ritorno occupazionale di non meno di 150 unità. E' chiaro che l'obiettivo del “Sistema mercato” impone un'organizzazione e una gestione totalmente diversa da quell'attuale, individuando in primo luogo la tipologia del Gestore (Comune, società mista, privati) in grado di raggiungere gli obiettivi. Una scelta che non potrà essere indifferente al modo in cui si realizzerà il 2° Lotto. Quando partì il progetto del nuovo mercato ortofrutticolo fu concepito a carico delle risorse pubbliche. Infatti, per il 1° Lotto si è attinto ad un mutuo, mentre il 2° fu inserito tra le opere pubbliche del “Patto specializzato per l'agricoltura e pesca”. Le cose purtroppo sono andate in maniera diversa, perché la Regione Puglia ha chiaramente detto di non voler finanziare i Patti, respingendo allo Stato centrale, quale inventore dei Patti territoriali, la responsabilità finanziaria per le opere pubbliche. La nuova amministrazione, per portare avanti il progetto, ha scelto la strada del “project financing”, così come si evince dall'elenco delle opere pubbliche da realizzarsi nel 2002, che permette la realizzazione dell'opera da parte di privati, in cambio della gestione pluridecennale. Si configura così un nuovo mercato ortofrutticolo, con due strutture distinte e separate nella gestione, le cui funzioni però, nella logica del “sistema mercato”, dovrebbero integrarsi. Rischi di sovrapposizioni e competenze a scapito dell'efficienza sarebbero dietro l'angolo. Come rimediare? Chi gestirà in concessione il Mercato dovrebbe proporsi anche per la realizzazione e successiva gestione del 2° Lotto. Siccome il Comune intende estrernalizzare (privatizzare) la gestione, confidando che siano gli stessi operatori a proporsi, logica vorrebbe che siano questi ultimi a raccogliere la sfida. Ma gli operatori attuali sono all'altezza per un'operazione imprenditoriale del genere? L'impressione è che, per ora, il 2° Lotto resterà solo una bell'idea sulla carta. Intanto, per il trasferimento del mercato, se ne parlerà a settembre, forse. Francesco del Rosso
Nominativo
Email
Messaggio
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet