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Nuovi vigili urbani, superano il concorso ma non vengono assunti
17 gennaio 2003

MOLFETTA – 17.1.2003 Quel vigile non s'ha da fare. Monta la polemica sulla neo-assunzione dei vigili blu, i 12 ex Lsu da qualche settimana a guardia delle aree a grattino. L'iniziativa della Multiservizi (a cui il Comune di Molfetta ha affidato la gestione dei parcheggi a pagamento) non è piaciuta a chi, il posto di vigile urbano, lo attende da un anno. Dopo aver regolarmente superato un concorso. Ma andiamo con ordine. Due anni fa il Comune di Molfetta indisse un corso-concorso per l'assunzione a tempo indeterminato di 6 vigili urbani. 30 candidati borsisti avrebbero potuto frequentare un corso di qualificazione professionale presso il Centro “Formez” di Roma, nell'ambito del progetto Ripam (Riqualificazione delle pubbliche amministrazioni). Il bando, pubblicato il 23 gennaio 2001, prevedeva il reclutamento di 24 posti a Molfetta, S. Giorgio a Cremano (Na) e Rocca Priora (Rm). Tre mesi di formazione specialistica e subito dopo l'assunzione a tempo indeterminato di 6 vigili urbani. Questo prevedeva il bando. E corso è stato. Tenutesi a Pozzuoli e terminate il 22 novembre 2001, le lezioni sono durate tre mesi. Diritto amministrativo, codice della strada e nozioni di polizia edilizia e commerciale, queste le discipline che hanno tenuto dietro i banchi gli aspiranti vigili urbani. Poi alla teoria è seguita la pratica, con due stage a Pozzuoli e a Caserta. E dopo il corso, finalmente il concorso. Una prova scritta e una orale, per scegliere i futuri vigili urbani tra i 30 partecipanti al corso. Risultato: tutti idonei, e, così come prevedeva il bando, sei corsisti dichiarati vincitori dei posti messi a concorso. E' il 19 febbraio 2002 quando la Gazzetta Ufficiale pubblica l'avviso relativo all'approvazione delle graduatorie finali. Ma è anche l'inizio della polemica, perché da allora non si è mai dato corso alle assunzioni. I vincitori, naturalmente, protestano. Senza rinunciare all'anonimato, lanciano pesanti accuse all'amministrazione comunale e rinviano al mittente le ragioni che, pare, impedirebbero agli amministratori di dare seguito alle assunzioni. L'obbligo di rispettare il patto di stabilità, infatti, avrebbe imposto il blocco di queste e altre assunzioni. Non è cosi, per i vincitori del corso-concorso. Che citano un analogo caso verificatosi presso il Comune di Andria: lì alle assunzioni si sarebbe dato seguito comunque. Con o senza il patto di stabilità. Tiziana Ragno
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