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Nuova rapina al supermercato Eurospar di Molfetta
05 gennaio 2010
MOLFETTA
- Preso ancora di mira a Molfetta il supermercato Eurospar di via Caduti sul mare. Due uomini a volto coperto, ieri intorno alle 19, sono entrati nel supermarket e, pistole in pugno, hanno minacciato clienti e dipendenti, facendosi consegnare l’incasso della giornata.
Poi sono fuggiti a bordo di una vettura che era all’esterno, facendo perdere le loro tracce.
I malviventi hanno approfittato dell’assenza della guardia giurata all’esterno del supermercato, messa lì proprio in seguito alle precedenti rapine, per fare il colpo nel giorno giusto.
Evidentemente l’esercizio commerciale era monitorato da tempo ed è bastata la minima distrazione per consentire ai ladri di portare a termine il furto.
Non si conosce l’entità del bottino. Gli inquirenti sperano, attraverso le immagini delle telecamere di sorveglianza, di riuscire a individuare i responsabili della rapina.
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De Mordo Luciano
08 Gennaio 2010 alle ore 22:45:00
....neanch'io. Evidentissimo.
Rispondi
alba talba
08 Gennaio 2010 alle ore 08:40:00
Anch'io, nel panorama politico attuale, non vedo molti piccoli o grandi Statisti, rispetto a quelli che nel passato ci hanno governato. Sicuramente la selezione del personale Politico, i criteri utilizzati ed i requisiti richiesti sono cambiati. Ma siamo proprio sicuri che tutti i vecchi criteri/requisiti debbano essere rimpianti? Nessuno si ricorda del requisito dell'affidabilità e basta, del centralismo "democratico", della militanza "parrocchiana" dei contributi forniti dalla della Confindustria, dai Sindacati e dalla CIA; nessuno si ricorda delle alcove del passato?. Ecco: in questa seconda/terza repubblica abbiamo ereditato ed amplificato il peggio della 1a Repubblica. Nulla di nuovo. Quello che, purtoppo, è venuta un pò meno è la speranza di un cambiamento. "Daniela la Striscia" nel suo contributo sintetizza il mio pensiero in maniera fulminante. "....Ora, ogni giorno, divremmo gridare: Ladri governi, ladri tutti, ci stiamo allagando, stiamo affogando..." Ma io, personalmente, non demordo.
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Vecchio Scarpone
07 Gennaio 2010 alle ore 23:37:00
Dolce e addomesticato...."sicuramente molto può fare una Sensibilità ed una politica diversa da quella che in questo momento ci governa, SICURAMENTE non può fare Tutto"...un caffè "ciofeca" è sempre ciofeca anche se con molto zucchero. Il sindacato, la televisione oppure l'alcova di chi già sta lì, ai posti di comando, sono la scuola, la fucina dove cresce e si forma la nuova classe politica di questo paese. Per quanto riguarda poi la politica che passa per "le lenzuola", basta guardarsi in giro per rendersi conto di quali meriti e di quale formazione politica godano certi/e parlamentari, assessori, consiglieri, sindaci, presidenti, direttori, dirigenti, ecc.ecc.. Ma dove sono finiti i veri politici? Togliatti, De Gasperi, Nenni, La Malfa, Malagodi, Berlinguer, Almirante, tanto per fare qualche nome. Avevano il senso delle istituzioni e quel decoro che fa di un popolo una Nazione e di una Nazione uno Stato.-
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Daniela La Striscia
07 Gennaio 2010 alle ore 17:10:00
Molti anni sono trascorsi dagli anni sessanta. Il mondo è cambiato, ed è cambiato anche il fortunato e disgraziato slogan, non più cantato nelle piazze d'Italia. Ora, oggi giorno, dovremmo gridare: "Ladri governi, ladri tutti, ci stiamo allagando, stiamo affogando".
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alba talba
07 Gennaio 2010 alle ore 08:32:00
Nessuna intenzione di mancare di rispetto o di banalizzare il contributo di "Professor Ocultis". Ho, cmq, netta la sensazione che si provi a recuperare un fortunato e disgraziato slogan cantato e gridato nelle piazze d'Italia, sino alla fine degli anni sessanta: "Piove, governo ladro". Sicuramente molto può fare una Sensibilità ed una Politica diversa da quella che in questo momento ci governa, SICURAMENTE non può fare Tutto.
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Professor Occultis
06 Gennaio 2010 alle ore 10:39:00
Le colpe si possono generalizzare: dalla politica assente, dal disinteresse generale alla disperazione, anche se nascoste, alle nuove povertà forse, non ancora percepite. L'anno appena trascorso è stato tra i più neri per gli italiani, con "nuove povertà" che affiorano e crescenti tentazioni di darsi al crimine. Un'indagine ci informa anche sul cambiamento degli strumenti usati per compiere queste azioni. Meno armi da fuoco e più strumenti da taglio.Vi sono tentativi per uscire da condizioni di vita che cominciano a diventare insopportabili per una nuova povertà, che era l'esperienza di un tempo e che ora comincia a diffondersi? Il tenore di vita generale che è cresciuto, i sacrifici di molti sopportati e che si sopportano, essendo costretti ad emigrare ancora e a vivere sradicati dalle loro famiglie e dalle loro culture, sono problemi di rilevante dimensioni? La carenza di servizi sociali, l'inadeguatezza delle pensioni minime, l'inadeguata disponibilità di alloggi a basso canone, rappresentano, ancora oggi, persistenza di condizioni di povertà, talvolta di miseria ove manca il minimo necessario per sostenersi?
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Black Night
05 Gennaio 2010 alle ore 15:51:00
Iniziamo la gara? La colpa di tutto questo è della Giunta Comunale presediuta dal sindaco Azz., o dei comunisti? Avanti, accomodatevi.
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